Guardia Costiera di Licata aggredita ieri dopo una serie di controlli amministrativi nei confronti di due pescatori a bordo di una lancia a motore. Nel corso delle verifiche il personale della Guardia Costiera ha accertato che i giovani pescatori, Agostino Curella, di 34 anni e Orazio Sortino, di 28 anni, avevano collocato una rete all’imboccatura del porto, in una zona non consentita violando le norme del Codice della Navigazione. Di conseguenza, i militari hanno provveduto a prelevare e sequestrare l’attrezzatura da pesca.
Un provvedimento non gradito dai pescatori i quali non hanno esitato ad affiancare con la loro barca la motovedetta CP771 e poi abbordarla: saliti a bordo, hanno aggredito con bastoni, calci, pugni e spinte il personale della Guardia Costiera. Poi si sono dati alla fuga con le reti che erano state loro sequestrate. Era questo l’obiettivo.
Immediato l’intervento dei carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della banchina “Marinai d’Italia” del porto di Licata, mentre tentavano di disfarsi delle reti lanciandole in mare. I due pescatori Curella e Sortino – entrambi volti noti alle forze dell’ordine – sono stati bloccati e arrestati per i reati di violenza e resistenza a un pubblico ufficiale, dispersione di cose sequestrate, distruzione di materiale militare, ingresso arbitrario dove l’accesso è vietato nell’interesse militare dello Stato e porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere. Al termine delle formalità di rito, sono stati posti ai domiciliari in attesa dell’udienza di convalida. (sofia dinolfo)