Palermo: dopo la sconfitta di Bologna, la sesta consecutiva della squadra, Roberto De Zerbi è a serio rischio esonero. Perché il Palermo non può continuare ad accumulare sconfitte una dietro l’altra. Allenatore che è convinto che per far cambiare strada al Palermo serve un’inversione totale.
“Non dobbiamo cambiare, dobbiamo capovolgerci”. E’ in questa frase la lettura della situazione dell’allenatore Roberto De Zerbi, che nonostante le sei sconfitte di fila e il penultimo posto affronta la stampa con il piglio di uno che pensa di rimanere ancora a lungo alla guida dei rosanero. “Mi chiedete se sono contento o ottimista: chiaramente no. Però non mi sembra che siamo staccati dalla quota salvezza e oggi hanno perso anche le dirette concorrenti”.
Il Palermo, dopo una settimana di ritiro nel Bresciano, “resta una squadra che ha dei problemi, che deve salvarsi. Ma questo passa anche dalle sconfitte, che iniziano ad essere tante e danno fastidio”. Il rimpianto lasciato a Bologna, oltre al fatto di essere passati in vantaggio, è di aver preso il secondo gol “in un momento in cui non sembrava potesse crearsi l’occasione per subirlo. Ero indeciso se mettere un difensore in più e non l’ho fatto: il responsabile sono io, devo riuscire a prevedere anche quello che la partita non mi sta dicendo”. Certo, “il Bologna come passo e come forze è nettamente superiore a noi, che veniamo da una serie di sconfitte e siamo più sensibili alle botte nei denti”.
Ritrova invece il sorriso Roberto Donadoni, che dopo due mesi torna ad assaporare il gusto dei tre punti: “Vincere è importante per tutti, venivamo da un periodo in cui non riuscivamo a farlo e mentalmente poteva iniziare a pesare un po'”. Per il tecnico, “la risposta più bella è stata nei primi 15 minuti”, quando la squadra pur subendo lo svantaggio “ha trovato la reazione, lo sblocco mentale”.
C’è quindi felicità per il risultato, “ma dobbiamo sapere che i pericoli sono sempre in agguato. Non cambia nulla rispetto ad una settimana fa: dobbiamo essere bravi a trovare continuità, altrimenti saremo costretti a vivere di alti e bassi, che non sono l’andamento di una squadra importante”. Un jolly in questo percorso di crescita può essere Mattia Destro. “Ha trovato una forma fisica migliore – ha detto Donadoni – e si vede che è più asciutto e reattivo e oltre ad aver fatto un gol da attaccante di razza ha lottato su tutti i palloni. Se continua così diventerà importante agli occhi della gente, che ama i giocatori che lottano, e un attaccante straordinario, sarà difficile trattenerlo”. (ANSA/ph. pasquale ponente)



