Nuova puntata nel caso che ha coinvolto il patron di Ksm, Rosario Basile. I carabinieri hanno eseguito ieri delle perquisizioni nelle sedi di Palermo e Caltanissetta della società di sicurezza privata dell’ormai, ormai ex presidente, arrestato due mesi fa con l’accusa di minacce e falso.
I militari dell’Arma hanno effettuato dei controlli per cercare documenti e file. Rosario Basile, che oggi è vive a Milano con l’obbligo di dimora, è accusato dalla donna con cui ha avuto una relazione e da cui ha avuto anche un figlio. Secondo la Procura, Basile avrebbe ordito un piano per non riconoscere il bambino. Anche se nell’ultimo interrogatorio, davanti al gip, ha ammesso che il bambino è suo e di avere fatto il test del Dna “prima ancora del suo arresto”.