Cardiologi, infermieri e tecnici che si occupano di tecniche invasive si confrontano il 25 e il 26 a Giardini Naxos, nel Messinese, in occasione del quinto congresso regionale della Società italiana di cardiologia invasiva (Sici-Gise). L’evento è organizzato dalla Struttura complessa di cardiologia dell’ospedale “Papardo” di Messina, diretta da Giovanni Consolo. Responsabile scientifico è il cardiologo Gaetano Satullo, delegato regionale Sici-Gise.
Si tratterà di un congresso interamente multi-professionale, data la presenza, sia tra i relatori che tra i partecipanti, di medici, infermieri e tecnici. Il simposio sarà inaugurato, alle 17, con una tavola rotonda sulla “Rete per l’infarto miocardico acuto in Sicilia e gli standard di personale nelle emodinamiche”. Cardiologi e medici dell’emergenza, insieme ad alcuni amministratori, faranno il punto sullo stato di rete che permette, in caso di infarto miocardico, di accorciare i tempi tra inizio della sintomatologia e trattamento dei pazienti.
“Il congresso – spiega Gaetano Satullo – si baserà sulla discussione di casi trattati con procedure invasive. La presentazione e la discussione di ogni singolo caso non affronterà solo l’aspetto tecnico, ma soprattutto l’aspetto clinico con particolare riguardo alle indicazioni, al trattamento farmacologico e all’assistenza infermieristica. Alcuni dei casi trattati riguarderanno interventi di angioplastica coronarica in pazienti con insufficienza renale e con shock cariogeno, e altri in cui sono stati utilizzati stent riassorbibili. Sarà anche presentato un caso di chiusura auricola. In programma, anche una controversia sulle indicazioni al trattamento percutaneo o chirurgico dell’insufficienza mitralica e un simposio su novità organizzative. È, infine, prevista – conclude il cardiologo – una parte pratica di simulazioni”.