Movimento 5 Stelle: firme false, Samantha Busalacchi non ha risposto ai giudici. E’ durato poco meno di venti minuti l’interrogatorio perché l’attivista indagata per la storia della ricopiatura delle firme alle amministrative del 2012 di Palermo, fino a pochi giorni fa collaboratrice del gruppo dei grillini all’Ars, si è avvalsa della facoltà di non rispondere davanti ai pm della Procura. Arrivata da sola in tribunale, dove ha incontrato il suo legale, Samantha Busalacchi non ha risposto alle domande del procuratore aggiunto Dino Petralia e del pm Claudia Ferrari e non ha nemmeno rilasciato dichiarazioni ai giornalisti.
La “pasionaria” grillina ha lavorato dal dicembre del 2012 prima nell’ufficio di staff del vice presidente vicario dell’Ars Antonio Venturino, che nemmeno la conosceva, fino al dicembre 2013 quando poi si è dimessa per andare a collaborare con il gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle in qualità di collaboratrice del deputato Giorgio Ciaccio, anche lui indagato nell’inchiesta e autosospesosi nei giorni scorsi dal movimento.
Busalacchi è ritenuta vicina al deputato Riccardo Nuti, anche lui indagato nell’ambito dell’inchiesta sulle firme false. La giovane, candidata alle comunarie 2017, è accusata, con la deputata Claudia Mannino, anche lei indagata, dall’attivista Vincenzo Pintagro di avere partecipato quattro anni fa alla ricopiatura delle firme a sostegno dei candidati alle comunali di allora.
Al palazzo di giustizia di Palermo, per essere ascoltata dai magistrati, anche Alice Pantalone, attivista della prima ora dei grillini e candidata al Consiglio comunale di Palermo nel 2012, che secondo alcune testimonianze sarebbe stata presente la notte in cui sarebbero state falsificate le firme.
“Ho chiarito, sono più serena. Ho detto ai pm che non ero neppure presente, ma non voglio dire niente”, ha affermato al termine dell’interrogatorio durato due ore, Alice Pantaleone. “Non può avere copiato le firme perché non si trovava lì: quindi ha respinto ogni accusa”, ha detto il suo legale, l’avvocato Gianluca Calafiore. Pantaleone era accusata di avere materialmente copiato alcune delle firme “incriminate” da alcuni suoi ex colleghi del Movimento 5 Stelle. Alice Pantaleone, che si è sospesa dal M5S, è uscita molto provata dall’interrogatorio. “La nostra assistita ha respinto tutti gli addebiti – ha sottolineato i suoi legali Gianluca Calafiore e Davide De Caro – ha chiarito tutto con i magistrati”.
La Procura ha chiesto ai due attivisti 5 Stelle interrogati per la vicenda delle firme false sulla lista delle comunali 2012, di rilasciare un saggio grafico. Sia Alice Pantaleone che Samantha Busalacchi hanno acconsentito alla richiesta che verrà fatta anche agli altri indagati nel corso degli interrogatori a cui verranno sottoposti. Lunedì sarà la volta di Claudia Mannino e Riccardo Nuti, entrambi deputati nazionali del Movimento 5 Stelle. Nuti è stato il candidato sindaco grillino nel turno elettorale a Palermo del 2012.
“A proposito del caso delle firme false, si sta vedendo che tutti quelli che facevamo i moralisti e i puritani erano tutt’altro che moralizzatori”, lo ha detto Davide Faraone, a margine di un incontro a Palermo sulle ragioni del si’ al referendum. “E’ gravissimo quello che è successo a Palermo – ha aggiunto – aspettiamo ancora reazioni da parte del M5S, celere nel chiedere la rimozione di chiunque abbia l’avviso di garanzia mentre quando si tratta di loro si chiudono a riccio, un po’ di coerenza”.
“La cosa che lascia più perplessi, nella storia delle firme false, è l’atteggiamento del Movimento 5 Stelle. Oltre ad essere il caso di per sé totalmente deprecabile, mi aspettavo una censura maggiore e una presa di posizione più forte da parte di un movimento che ha fatto della trasparenza il suo vessillo”, ha affermato il ministro della Salute Beatrice Lorenzin. “Non sono io a dire se i parlamentari coinvolti debbano dimettersi – ha aggiunto Lorenzin – ma dico invece che il Movimento dovrebbe essere più cauto, penso al tema delle vaccinazioni, si erano espressi contro sposando le teorie fantasmagoriche di presunti guru dei vaccini, totalmente prive di qualsiasi fondamento scientifico, come hanno fatto anche su Stamina, fanno confusione quando parlano di salute, fanno confusione quando parlano di Costituzione, mi sembra che facciano confusione anche quando parlano della raccolta delle firme”.