Ecco quant’è pulita la nostra città. Basterebbe pubblicare soltanto la foto, senza alcun commento, per rendersi conto come Palermo brilla sia per il suo decoro sia per efficienza. Ma non è così. Troppo bello, diremmo. Oppure che ci siamo sognati di vivere in una città dove funziona tutto: dal traffico, al lavoro, ai mezzi pubblici…
Invece no. Non c’è tutto questo, anzi c’è di peggio. In via Libertà le foglie morte (non è la celebre canzone, ndr) regnano sovrane lungo i marciapiedi provocando a qualche passante, soprattutto anziani, anche qualche scivolone di troppo, non vengono rimosse, anzi si accumulano sui marciapiedi formando caratteristici mucchietti che si mischiano anche a cartacce e rifiuti vari. Nessuno, proprio nessuno degli amministratori-inquilini di Palazzo delle Aquile si accorge che la centralissima via Libertà, in questo periodo di festa illuminata dalle luminarie, presenta il suo volto peggiore lungo i marciapiedi.
Cosa fare? Il sindaco Leoluca Orlando continua a ribadire il suo motto che “il sindaco lo sa fare”, quindi spetterebbe a lui far rispettare in decoro in città. Una proposta ci sarebbe: o fare spazzare la centralissima via Libertà a tutti gli amministratori di Sala delle Lapidi, oppure dare l’opportunità ai disoccupati, e a Palermo ce ne sono davvero tanti, di potersi guadagnare la “pagnotta” ripulendo le strade cosa che dovrebbero fare gli spazzini della Rap. Ma di loro, si sa, non c’è nemmeno l’ombra, neppure sotto la coltre delle foglie morte!