Mafia, narcotraffico a Palermo: sequestrati beni per oltre 1milione di euro

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donna violentata

Come è emerso nel corso delle indagini della Squadra Mobile di Palermo, l’organizzazione “si fondava essenzialmente su due gruppi criminali facenti capo alle famiglie di sangue di Francesco Fascella, detto ”Ciccio” già capo famiglia della zona della Guadagna e uomo d’onore del mandamento di Santa Maria di Gesù, e di Pietro Fascella, questi ultimi rispettivamente zio e padre di Giuseppe Fascella, “i quali impiegavano consistenti risorse finanziarie nel settore del narcotraffico, importando dalla Campania e da Milano non indifferenti quantità di cocaina ed eroina che, poi, procedevano a vendere ai pusher palermitani”.

I componenti delle famiglie Fascella “tenevano i contatti con i grossi fornitori di sostanze stupefacenti e davano luogo a ripetute riunioni con questi per pianificare l’attività criminale, organizzavano finanziavano gli acquisti coordinando i rapporti con i vertici di altre organizzazioni criminali, reclutavano i corrieri che stabilmente procedevano al trasporto ed alla consegna dello stupefacente”. “Ma tra i compiti affidati non poteva certo mancare quello della solidarietà, del mutuo soccorso e del mantenimento degli associati nei periodi di detenzione in carcere e dei loro familiari”. Un importante ruolo nell’ambito di tale organizzazione è stato svolto proprio da Giuseppe Fascella.

“Gli accertamenti patrimoniali hanno dimostrato, infatti, come sia lui che la moglie, quest’ultima formale intestataria dell’immobile, non disponevano di entrate lecite e sufficienti per l’acquisto dei beni oggi raggiunti dal provvedimento del Tribunale di Palermo”, dicono gli investigatori. In particolare, è emerso nel corso delle indagini come l’irrisoria capacità reddituale dichiarata dai coniugi Fascella “non abbia potuto consentire agli stessi di approntare non solo gli elevati costi di realizzazione della villa in argomento ma, addirittura, reso assolutamente sperequato persino l’acquisto del terreno, ove è stato realizzato l’immobile in violazione delle norme in materia urbanistica”.