Dieci milioni di euro. E’ la stima elaborata da Coldiretti Sicilia riguardo il calo produttivo di tutte le colture colpite dalla siccità e del caldo, comprensive anche del maggiore costo di produzione in tutti i comparti dove in media si registra una diminuzione di oltre il 30 per cento mentre rimane alta la qualità per la parte salvata da irrigazioni di emergenza. L’organizzazione agricola ha presentato agli Ispettorati provinciali dell’Agricoltura la richiesta di calamita’ inviandone copia anche al presidente della Regione, all’assessore regionale dell’Agricoltura e ai rappresentanti delle istituzioni locali. Non c’e’ un solo comparto risparmiato dal caldo e dalla mancanza di pioggia. Lo stress determinato dalle alte temperature (in alcune zone raggiunti 47 gradi) ha ridotto la produzione di latte di almeno 4 litri a vacca, mentre le aziende nelle aziende ovicaprine il latte raccolto è meno della meta’ rispetto allo scorso anno. Con la temperatura elevata crescono anche i costi per dissetare gli animali: una pecora beve anche 5 litri di acqua al giorno. Per Coldiretti Sicilia è “ormai senza speranza la campagna del pomodoro siccagno di Valledolmo, fiore all’occhiello di tutta la provincia palermitana, e mentre si registra una maggiore cascola di agrumi anche nel settore florovivaistico si stanno determinando perdite ingenti”.