La Regione Sicilia commissaria il Comune di Palermo sul piano regolatore generale. La decisione è stata presa dall’assessorato regionale Territorio e Ambiente.
Si tratta dell’ennesimo puntata di un rapporto, quello tra il governo presieduto da Rosario Crocetta e l’amministrazione di Leoluca Orlando, mai decollato. La notizia del commissariamento ha innescato reazioni politiche molto critiche, soprattutto a sinistra.
“Il Comune di Palermo, nonostante l’obbligo dal 2012 di adottare il nuovo Piano regolatore – ha commentato Nadia Spallitta, consigliere comunale Pd – in questi anni è rimasto inerte. L’amministrazione ha privilegiato la via delle varianti urbanistiche a un Prg anacronistico obsoleto e superato oggi dalla natura giuridica di Palermo quale Città metropolitana. In altri termini, nonostante le dichiarazioni del sindaco sulla necessità di creare verde e fermare il consumo del territorio, l’amministrazione ha continuato nei fatti a prevedere interventi edilizi, talvolta anche a danno delle residue aree di verde”.
Dura anche la reazione dell’ex consigliere comunale forzista, ora traslocata alla corte di Renzi, Stefania Munafò. “Prima i giudici del Tar, poi quelli del Cga – ha attaccato la Munafò – che dichiarano illegittimi gli atti di questa amministrazione. Adesso anche gli organi amministrativi e istituzionali bacchettano l’operato dell’amministrazione Orlando”.