Mafia, decapitata clan famiglia di San Lorenzo: 5 arresti tra i quali Giuseppe Biondino figlio dell’autista di Riina

0
349

I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Palermo, alle prime luci dell’alba, hanno eseguito un fermo della Procura Distrettuale Antimafia di Palermo nei confronti di 5 persone, ritenute responsabili a vario titolo di associazione mafiosa, estorsione consumata e tentata, incendio, tutti commessi con l’aggravante mafiosa.

I provvedimenti rappresentano la prosecuzione dell’operazione Talea, portata a termine nel mese di dicembre nei confronti dei presunti affiliati ai mandamenti mafiosi di San Lorenzo (composto dall’omonima famiglia di San Lorenzo, Tommaso Natale, Partanna Mondello, Terrasini, Cinisi e Carini) e Resuttana (composta dall’omonima famiglia di Resuttana e da quelle dell’Arenella e dell’Acquasanta).

Tra i fermati di oggi, tra gli altri, c’è Giuseppe Biondino, ritenuto il reggente della famiglia di San Lorenzo. Biondino, 41 anni, è figlio di Salvatore, che si trova all’ergastolo. Fermati anche Salvatore Ariolo e il tunisino Ahmed Glaoui, ritenuti appartenenti rispettivamente alle famiglie mafiose di San Lorenzo e Partanna Mondello.

Ricostruite un’estorsione e due tentate estorsioni ai danni di imprenditori e commercianti nelle quali sarebbe coinvolto anche Bartolomeo Mancuso. Infine fermato Francesco Lo Iacono, 38 anni, è ritenuto il mandante di un grave incendio commesso, la notte del 14 agosto 2015, ai danni di un’attività commerciale di Partinico, per il quale erano già stati arrestati i presunti esecutori materiali nell’ambito dell’operazione “Talea”.

Francesco Lo Iacono è nipote di Maurizio Lo Iacono, il cui omicidio, avvenuto il 4 ottobre 2005 a Partinico, e’ stato ricollegato dagli inquirenti ai contrasti esistenti tra i Lo Iacono e i Vitale, “a causa della vicinanza dei primi al boss, all’epoca latitante, Bernardo Provenzano”. (ITALPRESS)