L’Ars boccia il limite di mandato dei consiglieri comunali

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esercizio provvisorio
sala d'ercole

L”Ars, Assemblea regionale siciliana, ha ripreso nel pomeriggio la discussione sulla legge elettorale per le elezioni amministrative in Sicilia alla presenza del governatore Rosario Crocetta. All’ordine del giorno anche le variazioni di bilancio.

Non ci sarà limite per chi voglia candidarsi al consiglio comunale. L’Assemblea ha bocciato due emendamenti, uno del Movimento 5 stelle e l’altro del deputato del gruppo misto Girolamo Fazio, che intendevano limitare rispettivamente a 2 e a 3 i mandati dei consiglieri comunali. Il no alle norme aggiuntive della riforma elettorale per gli enti locali è arrivato col voto segreto. Il dibattito sul limite di mandato ha tenuto impegnata l’aula per 1 ora e mezzo.

La seduta a sala d’Ercole è slittata al pomeriggio: all’esame gli emendamenti aggiuntivi della riforma elettorale per gli enti locali, in particolare il nodo della doppia preferenza di genere che rimane in bilico; poi si passerà al voto finale della riforma elettorale per gli enti locali (l’intero articolato è stato approvato martedì sera). Infine, all’esame dell’ultimo disegno di legge, la manovrina bis.

Intervenendo all’Ars  il governatore della Sicilia Rosario Crocetta ha difeso la doppia preferenza di genere, messa a rischio da un emendamento. “E’ falso dire che la doppia preferenza favorisce il controllo del voto”, ha affermato. “Negare una norma che trova spazio in tutti i Paesi d’Europa che è diventata legge nazionale sarebbe un segnale molto negativo – ha aggiunto -. Si tratta di un principio di pari opportunità coerente con l’articolo 3 della Costituzione che punta alla rimozione degli ostacoli dell’ uguaglianza di genere. Cancellare ora questa norma avrebbe un impatto di tipo reazionario”.

Crocetta ha citato le norme applicate in Palestina “che tutelano anche le minoranze cristiane oltre che le donne”, mentre “in Israele queste concessioni non ci sono. Perché si vuole ancora pesantemente penalizzare un genere che per tutti questi anni è stato discriminato, senza voler finalmente ammettere che esso è l’ altra metà del cielo?”, così ha commentato Crocetta, che ha lanciato un appello all’Aula affinché si respinga l’emendamento che tenta di abolire il doppio voto di genere.