Agrigento: l’avvocato Arnone torna in carcere, misura cautelare aggravata

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Agrigento: l’avvocato Giuseppe Arnone torna in carcere, misura cautelare aggravata. Si aggrava la posizione del legale agrigentino che da venerdì pomeriggio è tornato in carcere. Il giudice per le indagini preliminari Francesco Provenzano ha infatti accolto la richiesta della Procura della Repubblica di Agrigento in merito ad un aggravamento della misura cautelare.

Giuseppe Arnone si trovava agli arresti domiciliari nel suo studio per l’ipotesi di reato di estorsione nei confronti della collega Francesca Picone, ma per lui si sono aperti i cancelli del carcere di Petrusa. La richiesta di aggravamento della misura cautelare è stata avanzata lo scorso martedì, dopo che Arnone, sempre nello stesso giorno, si è recato per costituirsi parte civile in un processo e per presenziare nel procedimento che lo vede indagato. Per questi procedimenti era autorizzato. Ma Arnone a un certo punto ha indossato la toga ed ha difeso un suo assistito.

Adesso si attende l’esito dell’udienza che si svolgerà lunedì prossimo davanti al Tribunale del Riesame, dopo il ricorso presentato dai legali dell’indagato, Arnaldo Faro e Carmelita Danile, che hanno chiesto la liberazione dell’assistito. Lo stesso Arnone ha chiesto di essere interrogato con l’obiettivo di ottenere l’annullamento della misura cautelare. Nel frattempo, l’avvocato agrigentino trascorrerà le sue notti in carcere. (sofia dinolfo)