Allarme siccità in Sicilia, chiesto alla Regione lo stato di calamità. Video

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siccità in sicilia

Allarme siccità in Sicilia, Leoluca Orlando ha annunciato di aver chiesto lo stato di calamità naturale alla Regione. Il sindaco di Palermo, che è anche presidente dell’Anci regionale, è intervenuto oggi con una conferenza stampa convocata per affrontare il tema dell’approvvigionamento idrico nell’Isola.

Il primo cittadino del Capoluogo, accompagnato dal presidente dell’Amap, Maria Prestigiacomo, ha annunciato di aver già sollecitato, insieme all’azienda che gestisce le acque pubbliche, palazzo d’Orleans affinché si attivi con un intervento straordinario che passi anche dalla  “requisizione dei pozzi privati” che a Palermo variano da sei a otto.

E proprio sulla situazione palermitana si è soffermato sia Orlando che la Prestigiacomo. “Chiediamo la solidarietà dei cittadini. Dobbiamo risparmiare l’acqua” – ha detto il sindaco che ha escluso il ricorso a breve a una turnazione per l’acqua.

Questo però non significa che non ci sia una fase emergenziale.  “Abbiamo preferito essere chiari su qual è la situazione. Ovviamente non possiamo sapere cosa farà la Regione, a cui abbiamo chiesto lo stato di calamità naturale, o se pioverà” – ha aggiunto Orlando.

Dal canto suo la  Prestigiacomo ha annunciato che l’Amap ha già dato il via a una campagna di sensibilizzazione con le associazioni di categoria e che entro luglio partirà una campagna pubblicitaria.

“Abbiamo dovuto ridurre la portata dell’acqua per evitare le turnazioni. Siamo passati da 2750 litri al secondo del 2016 a 2600 litri al secondo nel 2017”. Ad annunciarlo è Maria Prestigiacomo, presidente di Amap, azienda che gestisce il servizio idrico nel palermitano, durante una conferenza stampa a Villa Niscemi sul rischio siccità. L’Azienda ha messo in atto anche altri provvedimenti per non essere costretta a procedere al razionamento dell’acqua. “Abbiamo attivato tutti i pozzi – ha aggiunto – e abbiamo sottoscritto un accordo con Enel secondo cui pagheremo all’azienda la mancata produzione di energia elettrica per poter prendere l’acqua da Piana degli Albanesi. E’ un costo in più per Amap ma una risorsa in più per i cittadini”.