All’Ars passa la norma per il taglio dei portaborse, eliminati tutti i contratti “D6”

0
90

Si prova a razionalizzare all’Ars la materia dei portaborse. Passa a Palazzo dei Normanni, in sede di discussione della Finanziaria, la norma aggiuntiva che elimina i contratti D6. Un testo che finanzia il personale cosiddetto “stabilizzato” nei gruppi parlamentari dell’Ars con 58 mila 571 euro come cifra massima da impiegare per ciascuna unità di personale.

Il budget è assegnato ai gruppi per finanziare le unità lavorative che rientrano tra gli stabilizzati e non sarà possibile utilizzare personale esterno. L’Ars dice addio ai contratti esterni nei gruppi parlamentari (D6), tutelando il personale già impiegato negli anni, quale esito dell’approvazione all’emendamento aggiuntivo concordato tra i capigruppo.

La stessa norma, approvata per alzata e seduta, stabilisce che restano a carico del bilancio dell’Ars le spese relative ai consumi di energia elettrica, acqua e quelle per i servizi di pulizia e i locali assegnati ai gruppi.

L’emendamento che prevede la salvaguardia di una ottantina di cosiddetti stabilizzati dei gruppi parlamentari taglia da 58.571 euro a 38.071 euro la somma prevista da una normativa statale da destinare ai collaboratori esterni dei singoli deputati.

Con l’emendamento, firmato da tutti i capigruppo, sottolinea il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, “l’Assemblea regionale risparmierà circa 1 milione 800 mila euro l’anno, per un totale di 9 milioni in questa legislatura”.

La norma approvata mette ordine il massimo che potranno ottenere nel corso di un anno sarà di 58.571 euro e saranno previste anche fasce di importo minore. I deputati potranno avere massimo due collaboratori: uno potrebbe essere il tradizionale portaborse, l’altro un collaboratore qualificato che lo aiuterà nella sua attività legislativa. Infine, i deputati non sono obbligati a reclutare personale esterno, ma possono utilizzare le somme loro destinate per pagare gli stabilizzati.

Il passaggio del budget per gli esterni dal gruppo parlamentare al singolo deputato eviterà il controllo da parte della Corte dei conti che interviene sui rendiconti dei gruppi. Erano stati proprio i giudici contabili a sollevare il caso del numero eccessivo di contratti fatti dai gruppi a personale esterno, quasi 350.

“Con questo taglio – sottolinea Miccichè – l’Assemblea regionale risparmierà circa 1 milione 800 mila euro l’anno, per un totale di 9 milioni in questa legislatura”.