I Carabinieri di Paternò hanno arrestato Domenico Assinnata, 26 anni, figlio del boss detenuto Salvatore ritenuto a capo dell’omonimo gruppo mafioso vicino a Cosa nostra di Catania, per detenzione spaccio di sostanze stupefacenti e ricettazione. E’ stato bloccato ieri sera vicino a una scuola dopo che aveva nascosto in un’aiuola un sacchetto di plastica contenenti 208 grammi di marijuana, suddivisi in 111 dosi. Nella sua abitazione sono stati poi sequestrati due bilancini elettronici, due tritaerba e un computer con stampante risultato rubato all’Azienda sanitaria provinciale di Catania.
L’arresto di Assinnata arriva a nove mesi circa dall’inchino ricevuto davanti casa da due cerei votivi durante i festeggiamenti per la Patrona di Paternò, Santa Barbara. Il gesto, accompagnato dalla musica della colonna sonora del film “Il Padrino”, fu immortalato da un video, poi diffuso sui social network. Per quell’episodio i carabinieri notificarono ai comitati dei ‘cerei’ dei ‘dipendenti comunali’ e degli ‘ortolani’ il divieto, emesso dal Questore di Catania su proposta del comando provinciale dell’Arma, di partecipare alle manifestazioni religiose in onore di Santa Barbara, dal 3 al 5 dicembre del 2015. La vicenda è stata discussa a Catania dalla Commissione regionale antimafia nell’aprile scorso. (ANSA).