Ars, mozioni per dire “no” alla Sicilia come “deposito nazionale di rifiuti radioattivi”

0
281

Seduta dedicata alla discussione di mozioni oggi all’Assemblea regionale siciliana. In Aula gli assessori regionali al Territorio e Ambiente, Toto Cordaro, e all’Energia, Alberto Pierobon. Al centro dei lavori sopratutto il tema dell’emergenza rifiuti con il Parlamento che ha votato sì a una mozione del M5s, primo firmatario Nuccio Di Paola, che dice “no” alla trasformazione della Sicilia in “pattumiera d’Italia, specie per le scorie nucleari”.

“Ora attendiamo che Musumeci dichiari inequivocabilmente la contrarietà all’individuazione della Sicilia come deposito nazionale per i rifiuti radioattivi – dice il pentastellato – ed escluda categoricamente la possibilità che la nostra terra venga inserita nella carta delle aree potenzialmente idonee ad accogliere il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi e del combustibile nucleare esaurito”.

Dall’Aula è arrivato il sì pure alla mozione a prima firma di Gianina Ciancio che impegna il governo a rettificare la categoria sismica assegnata alle zone della Sicilia orientale e, in particolare, di Catania e Siracusa da zona 2 a zona 1. Il cambiamento della categoria sismica permetterebbe l’accesso a incentivi per la rimozione e ricostruzione degli edifici oltre che l’avvio di un processo di messa in sicurezza e rinnovo del patrimonio immobiliare.

A Sala d’Ercole passata anche la mozione a firma di Stefano Zito che impegna il governo su un duplice fronte: scongiurare la costruzione delle antenne nell’area di Santa Panagia di proprietà della Marina militare, ma anche e soprattutto, l’avvio di una interlocuzione con Soprintendenza e Marina militare per la realizzazione del nuovo ospedale a Siracusa. “Una struttura che sarebbe un importante presidio per la salute dei cittadini in un’area geografica martoriata da una altissima incidenza tumorale” spiegano i pentastellati. I lavori sono stati aggiornati a martedì prossimo alle 15 per il consueto question time.