Ars: polemiche su bilancio e finanziaria in Aula senza passare da commissioni

0
37
ora sicilia

Conclusa all’Ars la discussione generale sul bilancio e la finanziaria regionale. Il vicepresidente dell’Assemblea regionale siciliana, Roberto Di Mauro, ha rinviato la seduta d’Aula a domani, alle ore 12, per l’esame del bilancio di previsione. Inoltre, è stato fissato alle 12 del 2 maggio il termine per la presentazione degli emendamenti alla finanziaria, e nel pomeriggio inizierà l’esame della manovra a Sala d’Ercole.

“E’ la prima volta che bilancio e finanziaria arrivano direttamente in aula senza il filtro politico e tecnico della commissione Bilancio, che consegna all’Aula un testo senza gli elementi di istruttoria legislativa e relativo contributo tecnico degli uffici governativi. Mancano una serie di atti essenziali, li vedremo in corso d’opera”. Lo dice il presidente della commissione Bilancio dell’Assemblea regionale siciliana, Riccardo Savona, intervenendo a Sala d’Ercole alla chiusura della discussione generale sui documenti contabili, sottolineando “l’atipicità della procedura adottata seppure fondata su un’asserita necessità delle circostanze”.

“Il Governo si è trastullato in questi quattro mesi di esercizio provvisorio perdendo tempo dietro a cose ridicole, senza impegnarsi in un confronto vero con il governo nazionale. E ora ci ritroviamo con un bilancio sostanzialmente farlocco”. E’ l’atto d’accusa del capogruppo del Pd all’Assemblea regionale siciliana, Giuseppe Lupo, intervenuto in Aula durante la discussione generale su bilancio e finanziaria in corso a Sala d’Ercole.  “Non mi riferisco agli aspetti tecnici di quadratura – ha sottolineato -, ma alla sostanza e agli effetti che di fatto la finanziaria produrrà all’economia siciliana. Questa è una manovra che con una mano fa finta di dare e con l’altra toglie. E’ una presa in giro, ma il tentativo del governo di imbrogliare i nostri concittadini è del tutto vano – ha concluso – e noi abbiamo il dovere di denunciarlo. Sono previste risorse di cui il governo a oggi non dispone, penso ai Comuni, ai Pip e ai forestali”.

“Ascrivere al governo regionale i ritardi non è solo ingiusto, perché non coerente con la realtà dei fatti, ma è una sorta di autolesionismo perché dovremmo provare a ottenere più risorse possibili da Roma, piuttosto che additare i risultati positivi conseguiti e che ancora non possono vedere la disponibilità finanziaria”. Lo dice il vice presidente della Regione siciliana e assessore all’Economia, Gaetano Armao, durante il suo intervento a Sala d’Ercole in occasione della discussione generale su bilancio e finanziaria.  “La misura risente di alcuni ritardi dello Stato nel dare le risposte che la Sicilia attende – ha aggiunto -. Rincresce vedere che su questo i siciliani non siano uniti e ci sia chi, per ragioni di partito, pensi che invece che concentrare le forze nell’ottenere misure da Roma bisogna osteggiare chi le richiede. I ritardi che vengono prospettati hanno un riferimento nella mancata adozione di provvedimenti da parte dello Stato”.

“Dalla Presidenza del Consiglio mi dicono che in una delle prossime riunioni del Cdm saranno deliberati 211 milioni per la Sicilia”. Ad annunciarlo è stato il vice presidente della Regione Siciliana, Gaetano Armao, prendendo la parola all’Ars, dove è in corso la discussione generale sulla Finanziaria. “Se questo deliberato fosse arrivato prima avremmo avuto disponibili 211 milioni già oggi”, ha aggiunto.

“Domani sarò all’Assemblea regionale siciliana per dare il mio contributo al ricordo di lotta civile e politica di Pio La Torre. Non parteciperò, invece, al voto su questa FINANZIARIA che considero – nelle forme e nei tempi con cui arriva in aula – uno scempio delle più elementari regole della democrazia rappresentativa”. Lo dice il presidente della commissione regionale Antimafia dell’Assemblea regionale siciliana, Claudio Fava. “Nessun passaggio nelle commissioni di merito – aggiunge -, la commissione Bilancio ridotta a un notaio, la discussione strozzata e le procedure mortificate dall’ingiustificabile ritardo di un governo che si presenta solo l’ultimo giorno utile: uno spettacolo indecente. Se l’ultimo atto del governo Musumeci è questo ennesimo oltraggio al parlamento e ai siciliani, non avverrà in mio nome”, conclude Fava.