Angelo Attaguile, segretario regionale della Lega Noi con Salvini, soltanto il 25 agosto scorso aveva chiesto a Nello Musumeci di fare un passo indietro accusandolo “di non esser riuscito a portare a compimento il mandato di ricompattare il centrodestra siciliano”, adesso vuole un posto da assessore regionale. E dopo pochi minuti quella uscita agostana, Attaguile era stato immediatamente smentito dal segretario nazionale del Carroccio.
Oggi, ad elezioni fatte e vinte, il numero uno dei salvianiani in Sicilia Angelo Attaguile minaccia di non far gruppo con Fratelli d’Italia se al suo partito non verrà dato un assessorato. Ma il contributo di Noi con Salvini al nascituro gruppo sarebbe quello di un deputato, Tony Rizzotto, finito sotto indagine della Procura di Palermo, alcuni giorni, fa per per peculato nella gestione dell’Isfordd, un ente di formazione che presiedeva.
“Il centrodestra, ricompattato in Sicilia, che adesso, legittimamente, ambisce a governare l’Italia non può permettersi di lasciare fuori dalla giunta Musumeci la Lega, ossia la prima forza della coalizione. Non è una lotta per le poltrone, a cui sin dal primo momento non abbiamo voluto prendere parte, ma un fatto politico”, ha detto all’Ansa Angelo Attaguile. “Siamo sereni e fiduciosi – aggiunge – perché c’è un patto sancito durante la famosa cena catanese tra i tre leader nazionali, Salvini, Berlusconi e Meloni, alla quale abbiamo preso parte anche io, Miccichè, La Russa e Armao”.
“Fratelli d’Italia ha chiesto e ottenuto un posto nel listino, con l’impegno di lasciare a noi l’assessorato regionale – ha proseguito -. Accordo chiaro e noto a tutti, confermato dallo stesso Gianfranco Miccichè nel corso della riunione di sabato a Scillato”.
“Se la Meloni e La Russa non dovessero mantenere l’impegno assunto con noi, non faremo gruppo all’Ars con loro. L’ho detto e lo ribadisco. E – ha concluso Attaguile – rilancio le parole di Matteo Salvini: noi non elemosiniamo poltrone, chiediamo il rispetto degli accordi assunti e ci aspettiamo che Musumeci s’imponga altrimenti saluteremo chi non si comporta con lealtà e rispetto degli elettori”.