Bagheria, rifiuti: obbligo di firma per il sindaco Cinque e altre 16 persone, tra sconforto e polemiche

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comune di bagheria

Bagheria: scene di sconforto, dopo che i carabinieri hanno notificato gli atti dell’inchiesta sui rifiuti. In lacrime alcuni dipendenti, mentre il sindaco Patrizio Cinque, a quanto pare, molto provato riferiscono all’ANSA le persone presenti in municipio, ha cercato di rassicurare gli impiegati più colpiti emotivamente dall’inchiesta della Procura di Termini Imerese che s’è abbattuta sul comune.

Dopo aver ricevuto la notifica dell’avviso di garanzia, il sindaco Patrizio Cinque, riferiscono le stesse fonti, è andato subito in municipio, dove la notizia dell’indagine, che coinvolge una ventina di dipendenti comunali, è stata accolta con stupore. Patrizio Cinque si è chiuso nel suo ufficio con alcuni impiegati per tentare di calmare quelli più scoraggiati. Tra il personale ha destato scalpore la portata dei provvedimenti della Procura, che ha disposto l’obbligo di firma per 16 indagati e due divieti di dimora per altrettanti dipendenti comunali. Oggi si sarebbe dovuto riunire il Consiglio comunale ma la seduta sarebbe saltata per l’assenza dei consiglieri del Movimento 5 stelle.

Patrizio Cinque, 31 anni, è uno dei sindaci più giovani in Sicilia. Eletto nel 2014, è uno dei nove sindaci siciliani del Movimento 5 Stelle. Con un passato da collaboratore del gruppo parlamentare dei grillini all’Ars, è ritenuto vicino al candidato alla Regione Giancarlo Cancelleri. Tanto da essere stato chiamato lo scorso luglio, tra i pochi, sul palco del Foro Italico per presentare la candidatura di Cancelleri.

Cinque qualche tempo fa era stato denunciato da un disoccupato a cui, al termine di un accesso botta e risposta, aveva detto: “Ti strappo il cuore”. Anche se Cinque ha sempre detto: “E’ stato lui a minacciare me”. Un anno fa era finito invece nel mirino della trasmissione delle Iene per una casa di proprietà di famiglia che sarebbe abusiva. Proprio pochi giorni fa il leader dei Verdi Angelo Bonelli aveva ribadito che la casa del sindaco è “ancora abusiva” e che “non è mai stata sanata”, nonostante Cinque continui a dire il contrario. “Sentire dire che la casa del sindaco di Bagheria è stata sanata è falso – aveva spiegato Bonelli a Palermo – non è mai sanata. E’ una zona vincolata, nonostante lo Statuto speciale della Sicilia non è sanabile”. Mentre Cancelleri nel suo tour lo ha sempre citato come esempio di buona amministrazione “contro l’abusivismo edilizio”.

“Non conosco i dettagli della situazione e quindi non ne posso parlare, ma dico solo a Patrizio Cinque di stare tranquillo e di tenere duro. Il movimento sicuramente non mancherà di fargli avere un apporto. Ma non conosco il provvedimento”, ha detto Giancarlo Cancelleri, candidato governatore del M5S in Sicilia, a una manifestazione a Gallodoro, nel Messinese, con il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio.

“Credo sia giusto che il sindaco spieghi, innanzitutto alla città, i termini della vicenda. Vada in Consiglio comunale giovedì e chiarisca la sua posizione. Abbia il coraggio di dire cosa ha portato il nostro Comune ancora una volta a essere sbattuto in prima pagina per fatti di cronaca poco edificanti”. A dirlo all’Adnkronos è Orazio Amenta, segretario del circolo Pd di Bagheria, dopo la bufera che si abbattuta sul Comune. Sono 17 complessivamente le misure cautelari emesse dal gip su richiesta della Procura.

“Siamo tutti sconcertati ma non sorpresi – prosegue Orazio Amentia -. Da tempo denunciamo irregolarità e anomalie, una gestione dissennata del settore dei rifiuti con noleggi reiterati sempre alle stesse ditte per milioni di euro e affidamenti fatti senza asta pubblica con una trattativa condotta direttamente dal primo cittadino. A sorprenderci anzi è che l’intervento della magistratura non sia arrivato prima”. Per Amenta il Comune è allo “sbando amministrativo” e i rifiuti sono solo “la punta dell’iceberg. Da anni non si approvano i bilanci al Comune di Bagheria – attacca il segretario del circolo – ma si continuano a fare spese e assunzioni”. (ANSA/AdnKronos)