Carabiniere arrestato in provincia di Agrigento, secondo l’accusa prendeva denaro dai boss mafiosi. Sono stati i militari del Ros di Palermo a fermare il luogotenente Gianfranco Antonuccio, in servizio al Reparto investigativo della Compagnia di Licata.
L’arresto scaturisce nell’ambito di una indagine della dda del capoluogo siciliano. Il militare è accusato di induzione a consegnare denaro, traffico di monete false e rivelazione di segreto d’ufficio. Tra gli elementi a carico di Antonuccio ci sono le dichiarazioni dell’avvocato Angela Porcello, ritenuta tra i “capi” di Cosa Nostra agrigentina, finita in manette in una indagine che ha svelato il suo ruolo di intermediario con boss di spicco detenuti.
La donna ha dichiarato ai pm che il carabiniere avrebbe chiesto 1500 euro al suo compagno, il capomafia Giancarlo Buggea, mentre era ai domiciliari. Antonuccio, incaricato di controllare che Buggea rispettasse le prescrizioni imposte dalla misura cautelare, avrebbe in cambio chiuso un occhio sul comportamento del boss. Il nome del carabiniere ricorre, secondo l’accusa, in diverse intercettazioni dalle quali emergono anche suoi rapporti con una organizzazione di trafficanti di droga.