Carini: impiegati usati come vigilanti, processo al direttore di un supermercato

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avvocato di palermo

Il direttore di un ipermercato di Carini, in provincia di Palermo, è stato rinviato a giudizio per avere utilizzato addetti alla vendita e cassieri come vigilanti senza l’autorizzazione della Prefettura. La vicenda nasce da un’inchiesta degli agenti della polizia municipale di Carini, guidata dal comandante Marco Venuti.

A.L. di 52 anni, secondo quanto accertato dagli agenti, avrebbe utilizzato i dipendenti con tanto di maglietta con la scritta “security” per far svolgere compiti che, per legge, devono essere affidati alle guardie giurate. In base a quanto accertato, venivano controllati i clienti e spesso veniva chiesto loro di aprire i sacchetti per accertarne il contenuto. Inoltre, era attivo un sistema di videosorveglianza e tele-allarme, collegato ad una centrale operativa nell’ipermercato e controllata a turno dagli stessi operatori.

“Il ministero dell’Interno – spiegano dal comando della Polizia municipale di Carini – è intervenuto per chiarire la differenza tra le guardie giurate e quelle che svolgono mera attività di “portierato- reception” affermando che già a partire dal contratto stipulato deve emergere che i compiti affidati ai portieri consistono esclusivamente in quella mera vigilanza passiva e “ordinata utilizzazione dell’immobile da parte dei fruitori” che anche la giurisprudenza ritiene tipica dell’attività di portierato”. (ANSA)