Cessione Palermo Calcio, Daniele e Dario Mirri gettano la spugna

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Cessione Palermo Calcio, Daniele e Dario Mirri gettano la spugna. Gli imprenditori palermitani hanno deciso di non esercitare, per sé o per altri, il diritto di opzione per l’acquisto del pacchetto azionario della società rosanero.

Dopo aver impegnato, senza alcuna certezza sul futuro, le risorse della propria azienda per consentire al Palermo di fronteggiare una situazione critica – si legge in una nota diffusa dai MIrri -, si è cercato, con passione e dedizione, a prezzo di grandi sacrifici personali e familiari, di trovare soluzioni credibili e affidabili, ma nessuna delle proposte vagliate in queste settimane – anche quelle di coloro che avevano fin dall’inizio assicurato la loro intenzione di comprare – avrebbe realisticamente potuto garantire le certezze che i tifosi del Palermo meritano”.

Gli imprenditori poi rivolgono il loro pensiero ai supporter rosanero. “La nostra tifoseria  rappresenta l’unico autentico patrimonio da preservare, un valore che va oltre le stagioni e le proprietà. Con questa convinzione si era anche avviato, sostenendone integralmente i costi, un processo di crowfunding mediante il quale responsabilizzare le forze produttive della città, sviluppare il senso di appartenenza dei tifosi e cementare ulteriormente il rapporto tra squadra e città. Rimane la gioia, da tifosi, – concludono Daniele e Dario Mirri – di aver aiutato la nostra squadra in un momento cruciale del campionato, insieme alla consapevolezza, da cittadini, di aver con senso civico speso tutte le nostre energie per costruire il Palermo del futuro sui valori della lealtà e della trasparenza. Grazie a tutti i tifosi e a tutte le persone comuni che avendo compreso il nostro sforzo ci hanno incoraggiato con partecipazione e spontaneo entusiasmo. Il nostro posto rimane allo stadio accanto a loro”.

Difficile non leggere, tra le righe, la preoccupazione che da una attenta lettura dei bilanci sia molto difficile trovare realtà imprenditoriali disposte a scommettere sulla società di viale del Fante. Così come sembra evidente la distanza dalla gestione Foschi. Per i tifosi rosanero l’incubo di un campionato condotto al vertice della classifica ma dall’epilogo imprevedibile rimane.