“Da maggio dell’anno scorso ho cominciato a Lampedusa una esperienza straordinaria dal punto di vista umano, gratificante e appassionante dal punto di vista professionale”. A parlare è Francesco Cascio, 56 anni il prossimo 17 settembre, che da tre anni ormai, dopo una straordinaria carriera politica cominciata a 21 anni da consigliere comunale della Dc a Palermo e l’adesione nel ’94 a Forza Italia, fino a diventare tra i “big” del partito di Silvio Forza Italia in Sicilia – è stato anche presidente dell’Ars dal maggio 2008 al dicembre 2012 e in precedenza anche vice presidente della Regione Siciliana – e poi la parentesi con Ncd e Alternativa Popolare di Angelino Alfano, da medico igienista della Asp di Palermo, si ritrova come ‘referente’ del poliambulatorio sanitario di Lampedusa e Linosa, al posto di Pietro Bartolo, storico medico di Lampedusa, al posto di Pietro Bartolo, tra i protagonisti del film “Fuocoammare”, che lo scorso maggio è stato eletto tra le fila del Pd al parlamento europeo.
“Sono qua nel poliambulatorio da oltre un anno nel ruolo di ‘referente’ – racconta – in attesa di un incarico definitivo, ma questa scelta del direttore generale quindi io mi adeguo”.
La politica ha dato a Cascio anche tante amarezze: ha perso ingiustamente il seggio all’Ars da cui era decaduto a causa di una inchiesta per corruzione, poi assolto definitivamente dall’accusa dalla Cassazione. Fino all’operazione ‘Artemisia’ del marzo scorso sulla superloggia massonica a Castelvetrano che avrebbe condizionato la politica; inchiesta che è costata a Cascio gli arresti domiciliari dal 21 marzo al 5 aprile. Misura annullata dal tribunale del riesame che ha archiviato.
Cascio ha, dunque, deciso di ritornare alla sua attività professionale, al camice bianco. “Mi dedico al mio lavoro di medico, mi piace e lo faccio con passione – spiega -. Mi divido da tra Ustica, dove sono responsabile del poliambulatorio, Lampedusa e Linosa, e poi mi dedico per il Distretto 42 all’educazione alla salute nelle scuole facendo ‘screening’ auxologici, quindi, una fondamentale attività di prevenzione tra i bambini che in caso di necessità vengono inviati dagli specialisti. In particolare, facciamo il monitoraggio dello sviluppo corporeo, prevenzione dell’obesità, malattie dei denti, degli occhi ed altro ancora”. E come è fare il medico a Lampedusa e Linosa? “E’ una esperienza unica, ovviamente molto più coinvolgente di altre – risponde Francesco Cascio – c’è la questione migranti, il rapporto con gli sbarchi che coordiniamo da punto di vista sanitario con le forze dell’ordine alle quali poi facciamo dei report. A Lampedusa vengo dieci giorni al mese ma mi sento a casa mia, qua ho tanti amici e sto bene”, conclude.