Sono saliti a 103 i positivi al Coronavirus nella Missione Speranza e Carità fondata dal missionario laico Biagio Conte. Ieri i positivi erano 39, oggi ne sono stati riscontrati altri 64 dopo l’esito dei tamponi processati dall’Asp di Palermo che sta continuando ad eseguire i test nelle quattro strutture palermitane.
L’andamento dei contagi è tenuto sotto osservazione dalla prefettura che oggi ha convocato una riunione per fare il punto sulla situazione. Ieri il presidente della Regione Nello Musumeci ha dichiarato zona rossa i quattro centri gestiti dalla Missione che accolgono indigenti, migranti, senza tetto e donne in difficoltà.
Un caso positivo di Covid alla Sirti di Carini, l’azienda alle porte di Palermo specializzata nella progettazione, realizzazione e manutenzione di grandi reti di telecomunicazione. A darne notizia è la Fiom Cgil: “A risultare positivo – dice Francesco Foti, segretario della Fiom di Palermo – è un dipendente dell’amministrazione. La conferma è arrivata dalla stessa azienda, ma solo dopo la nostra richiesta, allarmati dagli operai che ieri erano venuti a conoscenza del caso di contagio”. Alcuni giorni fa il dipendente ha partecipato a un compleanno, dove e’ stato riscontrato un caso di Covid. L’Asp di Palermo si è messa subito sulle tracce dei partecipanti alla festa. Tra questi c’era anche il dipendente Sirti che è stato sottoposto a tampone. “La società ribadisce con forza – dicono dalla Sirti – di aver attivato con prontezza tutte le stringenti procedure previste in caso di positività di un lavoratore, informando immediatamente il Rappresentante della Sicurezza dei Lavoratori dell’area competente, il responsabile e l’addetto del Servizio di Prevenzione e Protezione, nonché i colleghi che potevano avere avuto contatto con il lavoratore stesso – invitandoli a seguire i protocolli previsti – e provvedendo anche alla sanificazione dei propri uffici”.
Dopo la riferita positività del tampone di un operatore sanitario dell’Ismett di Palermo, in via precauzionale e’ iniziata una campagna di screening con tampone e test sierologico per tutto il personale coinvolto e tutti i pazienti ricoverati. “In 36 ore circa sono stati studiati tutti i pazienti e oltre 350 operatori”, scrive in una nota nel sito internet dell’istituto la direzione sanitaria. E proprio nell’ambito dell’attività di prevenzione e di indagine sabato è stato riscontrato che un dipendente è risultato positivo asintomatico. Immediatamente la direzione sanitaria di Ismett ha segnalato il fatto agli organi competenti.
Allarme Covid al call center Almaviva di Palermo. Dopo aver avuto notizia da parte di una lavoratrice del contatto diretto con un familiare positivo, l’azienda in via precauzionale e fino ad esito tampone, in attesa di nuove disposizioni, ha comunicato la chiusura della sede di Via Cordova e convocato con urgenza il Comitato paritetico Covid già nella tarda serata di ieri sera. La dipendente in formazione al servizio 187 dal 31 agosto all’11 settembre e poi in servizio operativo dal 14 al 16 settembre ha frequentato continuativamente i locali aziendali per i quali è stata disposta l’immediata sanificazione degli ambienti e degli strumenti di lavoro, secondo i protocolli sanitari. La comunicazione è arrivata dai sindacati Cisl, Uil, Cgil e Ugl. L’azienda ha poi comunicato che i lavoratori ancora in sede per esigenze operative o di formazione continueranno le attività in smart working e comunque, per coloro che non siano dotati di supporti informatici, circa 89 risorse, è prevista la gestione con ammortizzatori sociali o la fruizione di istituti analoghi in via volontaria. Per coloro che faranno richiesta di congedi parentali, in via eccezionale, non sara’ previsto il preavviso di 5 giorni, al fine di rendere più agevole la fruizione di questo tipo di permessi in situazione di necessità. (Ansa)