Denunciati a Porto Empedocle, in provincia di Agrigento, 48 tra parenti e amici che hanno partecipato a un funerale, nonostante le disposizioni del governo nazionale sul contrasto al coronavirus prevedessero il divieto di celebrazione dei funerali.
Le persone hanno si sono radunate in un corteo funebre a piedi, lungo le vie del paese, per accompagnare la salma verso il cimitero.
Allertati da alcuni cittadini, sono arrivati i carabinieri che hanno constatato i fatti e quindi, dopo la identificazione, è scattata la denuncia da parte dei carabinieri per violazione degli obblighi imposti dall’articolo 650 del codice penale, come previsto dal decreto emanato dalla presidenza del Consiglio dei ministri l’8 marzo, in piena emergenza coronavirus.
Il provvedimento, infatti, sospende “le cerimonie civili e religiose, comprese quelle funebri”. Il reato prevede l’arresto fino a tre mesi.