“Da noi non è arrivato il picco, lavoriamo in funzione di questa onda lunga attesa per la prima decade di aprile o a metà aprile. La proiezione peggiore e disastrosa parla di 7 mila contagiati”. Lo ha detto il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, ad Agorà, su Raitre.
“Immaginiamo 600 posti letto in rianimazione – ha aggiunto Nello Musumeci – con il coinvolgimento di strutture pubbliche e private e aree destinate a ospedalizzazione per coloro che non avranno bisogno di terapia intensiva”. Ma si attende ancora, ha ribadito il governatore, che “da Roma arrivi materiale essenziale: ventilatori, mascherine e camici che abbiamo chiesto da 15 giorni. Gli operatori sanitari che stanno contenendo al massimo il contagio si trovano infatti in seria difficoltà”.
“L’idea che se arriva al Sud il picco dei contagi sarà la catastrofe, la respingo: è una affermazione che non tiene conto della realtà dei fatti. La sanità siciliana al di là di quello che si dice al Nord, è riuscita ad affrontare il problema e lo sta affrontando, con preoccupazione, ma occupandosi di quello che serve fare. Poi Dio pensa a tutto il resto, naturalmente”, ha sottolineato Nello Musumeci, ad Agorà.