“Il danno di questo documento è che non c’è. Ci aspettavamo che, dopo la pulizia, di cui obiettivamente bisogna dare atto, che la Regione ha fatto sui conti 2015, si desse un piano di queste nuove regole, in maniera decisa e puntuale, invece ci sono ritardi, che non sono i tradizionali ritardi, da giugno a ottobre, ma che hanno refluenze nella sostanza”.
Lo afferma il presidente delle Sezioni riunite per la Regione siciliana della Corte dei conti Maurizio Graffeo, sentito oggi in commissione bilancio all’Assemblea regionale siciliana in merito alle previsioni del Documento di economia e finanza regionale. Per il magistrato il ritardo con cui il Defr arriva sui banchi dell’Ars “è dannoso. Le nuove regole di armonizzazione del bilancio si intrecciano fanno affidamento sulla programmazione economica e finanziaria, quindi questo documento doveva partire bene, invece parte male e in alcuni punti significativi vi e’ di carenza di informazione”.
Il Defr – prosegue Graffeo- dovrebbe servire per elaborare la legge di stabilita’ e di bilancio. C’e’ il rischio che sia inutile: approvato tra tre giorni a che cosa serve? Questo deficit e’ una concatenazione di documenti contabili che lascia a desiderare”.