Il debito di finanziamento residuo della Regione nel 2016 ammonta complessivamente a oltre 8 miliardi di euro, con un incremento rispetto all’inizio del quinquennio del 41,4 per cento. E’ quanto emerge dalla relazione sul rendiconto generale della Regione siciliana per l’esercizio finanziario del 2016, pronunciata stamane presso la sala magna dell’Università degli Studi, a Palazzo Steri, a Palermo, dalle Sezioni Riunite in sede di controllo per la Regione siciliana, presiedute dal presidente Maurizio Graffeo.
La relazione è stata svolta dal primo referendario, Giovanni Di Pietro, mentre la requisitoria e’ stata pronunciata dal procuratore generale presso la Sezione giurisdizionale d’Appello, Pino Zingale.
“E’ stato un anno di transizione – ha commentato Maurizio Graffeo – in cui l’Amministrazione regionale si e’ trovata a dover affrontare due sfide: il risanamento finanziario e l’armonizzazione dei sistemi contabili. Bisogna dare atto al Governo regionale e all’Assemblea Regionale Siciliana di avere assunto delle decisioni relative agli strumenti finanziari ma le soluzioni adottate nel corso di questo esercizio non sono risolutive rispetto alle due grandi sfide”.