Il presidente Rosario Crocetta, a Messina, per presentare il suo movimento “Riparte Sicilia ha parlato del problema Consip che investe anche la Sicilia. “Con 6 miliardi di euro di appalti centralizzati (Consip), la Sicilia perderà 7,5% di Pil. Il calcolo è stabilito sulla base dell’importo di 80 miliardi di euro di Pil l’anno. Se quegli appalti dovessero valere per 3 anni, la perdita non sarebbe minore a 2,5% ogni anno”.
“E’ un danno incalcolabile per la Sicilia, per tutti i siciliani, le imprese e i disoccupati – ha aggiunto -. Il sistema Consip, in atto, viene utilizzato per spostare risorse della Sicilia e del Mezzogiorno, a favore delle grandi imprese del centro-nord, a favore di gruppi monopolistici, danneggiando le piccole e medie imprese. Lo scontro di questi giorni sull’affare Consip – ha sottolineato Crocetta -, non è un affare ideologico e neppure politico. E’ la battaglia di un presidente della Regione che vuole difendere gli interessi della Sicilia e non vuole che questa regione venga impoverita”.
“Su queste cose – ha detto Crocetta – io chiedo un dibattito pubblico e soprattutto la revisione a 360° delle linee di politica economica. Qualsiasi appalto deve tenere conto del mercato siciliano e della capacità delle imprese siciliane, che non possono essere escluse a priori dagli appalti. Qualcuno dirà che così la pubblica amministrazione risparmia, io sostengo non sia vero, perché diverse volte le aziende Consip presentano tassi di ribasso più alti rispetto a quelli che offre il mercato locale. Io dico no perché, quando un appalto va ad un’impresa siciliana, non solo si trasforma in occupazione e investimenti locali, ma anche in entrate di Iva e di tasse che con la scelte che si vorrebbero fare, andranno ad altre regioni italiane acuendo il divario nord sud”.
“Il sistema Consip è stato creato per i grandi gruppi monopolistici del Paese. Un grande inganno. La Sicilia deve utilizzare una propria piattaforma informatica per le gare telematiche, affidata a un soggetto pubblico e non a privati e lo può fare – ha concluso il presidente Crocetta – mediante Sicilia e-Servizi”. (ITALPRESS)