Dalai Lama in visita a Palermo: “Compassione chiave per pace nel mondo”

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Seconda giornata, oggi, della visita istituzionale a Palermodel Dalai Lama Tenzin Gyatso, leader spirituale del Tibet e Premio Nobel per la Pace, che ha tenuto una conferenza stampa all’Hotel Borsa insieme al sindaco Leoluca Orlando.

“Siamo una comunità di sette miliardi di persone e potremo vivere in pace nel mondo solo se risolveremo i problemi che noi stessi abbiamo creato – ha detto il Dalai Lama -. La pace nel mondo, come pure la pace nella propria famiglia, dipendono da quanta pace interiore ha ognuno di noi. Dobbiamo sviluppare un’attitudine compassionevole nei confronti dei nostri simili, non solo per quelli che sono vicini a noi ma per tutti. Compassione vera per l’individuo stesso, non per i suoi comportamenti, per quello che fa o non fa o per come si comporta con noi. Questo tipo di compassione – ha sottolineato il premio Nobel – passa dall’educazione. Il mio impegno principale e’ promuovere questo tipo di compassione e di educazione, e il mio secondo impegno e’ promuovere l’armonia tra le religioni. La stampa ha una grande responsabilità in questo senso, al pari del sindaco”, ha concluso con un sorriso il religioso, rivolgendosi a Orlando.

Leoluca Orlando, nel discorso di benvenuto al Dalai Lama nel suo secondo giorno di visita ufficiale nel capoluogo siciliano. “La cittadinanza onoraria ai condannati a morte e la sepoltura a Palermo di Joseph O’Dell nel 1997 – sottolinea Orlando – furono alcune fra le tante conferme di quella visione che ha trovato nel 2015 espressione compiuta con la Carta di Palermo sulla mobilità internazionale come diritto umano inalienabile e per l’abolizione del permesso di soggiorno quale strumento legalizzato di discriminazione e violazione dei diritti umani. Grazie, Santità, per avere accettato di essere, da anni lontani, punto di riferimento in una città dove la gioia era e deve essere liberazione dall’interno di ciascuno da egoismi e liberazione dalla soffocante cultura dell’appartenenza e dove sia quotidiano, vita domestica il rispetto della persona umana, di ogni persona umana. Tanto si è fatto, tanto dovrà essere ancora fatto, ma a Palermo ormai questo cammino e’ irreversibile e la presenza nella nostra città del ‘palermitano’ Dalai Lama ricorderà che a Palermo siamo tutti palermitani, senza distinzione di religione o credo, di colore della pelle o di lingua, di nazionalità o luogo di nascita…”.