Colpo al cuore della cosca mafiosa di Carini da parte degli uomini della squadra mobile di Palermo. Nove persone arrestate su richiesta del Gip della Dda del Capoluogo.
A commentare sinteticamente l’operazione è il capo della mobile Rodolfo Ruperti: “Non abbiamo ricevuto alcuna forma di collaborazione da parte degli esercenti e degli imprenditori della zona. La pressante attività estorsiva emerge esclusivamente dalle attività tecniche di indagine”.
I reati contestati ai nove presunti componenti della cosca mafiosa di Carini sono associazione mafiosa, detenzione e spaccio di stupefacenti. “Le estorsioni sono diffuse, non siamo riusciti a identificare singoli episodi – dice Antonio Minissale, dirigente della sezione ‘criminalità organizzata’ della mobile di Palermo – ma emergono in modo chiaro dalle intercettazioni soprattutto i discorsi legati al denaro e al suo passaggio proveniente da questa attività”.
Ecco i nomi degli arrestati. L’elemento di spicco è Antonino Di Maggio, 55 anni, originario di Torretta e considerato il reggente della famiglia mafiosa di Carini, fino al momento del suo arresto, avvenuto nel 2016. In carcere anche Vincenzo Passafiume, 69 anni, Salvatore Amato, 68 anni, Antonino Vaccarella, 39 anni, Salvatore Lo Bianco, 25 anni, Giuseppe Daricca, 29 anni e Giuseppe Patti, 45 anni.
La misura della custodia cautelare in carcere riguarda anche, appunto, Antonino Di Maggio, Fabio Daricca e Alessandro Bono, già detenuti.