“Siamo amici con Ciccio Cascio, sono amiche le nostre mogli, devo ringraziare Ciccio perché non avrebbe avuto senso quella lotta né avrebbe avuto senso la voglia di dismettere il suo passato politico importante”. Lo dice Roberto Lagalla, candidato sindaco del centrodestra a Palermo, che nei giorni scorsi ha ritrovato una sofferta unità, partecipando all’apertura della campagna elettorale di Alessandro Anello, ricandidato al consiglio comunale della Lega-Prima l’Italia.
“Sono contento di percorrere 5 anni assieme con lui, è una strada in enorme salita – prosegue Lagalla – Non sono il mago Silvan e speriamo di non essere il mago Forest. Servono strategie urgenti che saranno provvedimenti ponte e strategie di più lungo termine. Non mi spaventa la situazione finanziaria del comune ricordo che da assessore regionale alla sanità ho messo a punto un piano di rientro di 932 milioni mai commissariato e un piano di rientro all’università e abbiamo tirato su la situazione quando eravamo a un miglio del precipizio”.
“Non mi preoccupa – aggiunge Lagalla – il peso del lavoro ma mi preoccupa l’esigenza che abbiamo di dare in tempi ragionevoli risposta ai palermitani. Che ci chiedono di poter entrare e uscire dalla città liberamente, di poter seppellire degnamente i propri morti, chiedono assistenza e sostegno ai disabili, chiedono di non cadere nei marciapiedi rotti”.
“Mi dispiace per il candidato Miceli il quale si trova ad essere il rappresentante di una ditta fallita qual è quella che ha gestito la città in questi anni. Riaprire dopo un fallimento è un processo difficile inevitabilmente graduale e progressivo. La forza della nostra coalizione sarà in condizione di fare sprigionare non solo alla politica ma vorrei dire e mi auguro a tutta la città quelle energie che sono necessarie tanto per rivedere i profili organizzativi tanto per dare quelle risposte a cittadini delusi e sconfortati”, ha concluso Roberto Lagalla attaccando il candidato dell’area progressista Franco Miceli.