Elezioni Palermo, Lentini: “Io candidatissimo a sindaco, non tradirò la città”

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“Procedo per la mia strada, sono candidatissimo. Secondo me l’annuncio degli autonomisti è stato un momento di confusione, perché l’onorevole Di Mauro è venuto il 14 aprile a Palermo ad aprire, con me, la mia campagna elettorale. Io sono palermitano, non sono né di Agrigento come Di Mauro, né di Catania come Lombardo, come conosco bene la città io non la conosce nessuno. Loro, ad oggi, mi confermano che hanno intenzione di andare avanti con me, senza nessun ripensamento”. Lo dice a LaPresse Totò Lentini, capogruppo dei Popolari e Autonomisti all’Ars e candidato sindaco di Palermo, che sta proseguendo in queste ore la sua campagna elettorale nonostante il Movimento nei giorni scorsi abbiamo manifestato la volontà di sostenere Francesco cascio, candidato di Forza Italia, Lega-Prima l’Italia, Noi con l’Italia e c Coraggio Italia.

“Nessuno mi può chiedere di tornare indietro a così poco tempo dal voto. Non capisco per quale motivo mi dovrei ritirare – sottolinea Totò Lentini -. La mia vita politica è stata sempre basata sulla sincerità. Io ho bisogno solo che i palermitani finalmente rivivano in una città che ad oggi è allo sbando. Non posso tradire la mia città e vado avanti. Penso che il ruolo politico di un candidato sindaco vada oltre i partiti. Se gli autonomisti vogliono fare di testa loro che me lo dicano chiaramente. A me però questa cosa, ripeto, non risulta. Se loro aspettano che Roma prenda decisioni rispetto a Palermo, che già ha i suoi problemi, io non ci sto”, conclude Totò Lentini.