“Un passo indietro? Solo in nome dell’unità del centrodestra, a Palermo come a Messina e alle regionali d’autunno in Sicilia”. A dirlo all’Adnkronos è Carolina Varchi, la deputata nazionale di Fratelli d’Italia candidata a sindaco di Palermo.
Il partito di Giorgia Meloni pare intenzionato a tirare dritto sulla corsa della parlamentare a Palazzo delle Aquile, una corsa che non sembra essere ostacolata neppure dall’idea lanciata ieri dal leader della Lega, Matteo Salvini.
“La lista ‘Prima l’Italia? Non è un progetto rivolto a Fratelli d’Italia”, taglia corto Varchi, per la quale la mossa del leader del Carroccio non porta a un isolamento di FdI. “Non penso proprio”, dice. E neppure spiana la strada alla federazione del centrodestra a cui da tempo aspira l’ex ministro dell’Interno. “Sull’ipotesi di federazione del centrodestra noi ci siamo già pronunciati, ma non è oggi all’ordine del giorno per quanto ci riguarda il coinvolgimento in un progetto di federazione”.
In vista delle amministrative di primavera i partiti procedono in ordine sparso e in campo resta una rosa ampia di nomi. “Tutti stiamo lavorando per mantenere unito il centrodestra – sottolinea Varchi -. Ciascuno sta facendo le proprie proposte sulle comunali, sia a Palermo che a Messina, confido che si possa trovare una sintesi”. E in nome di questa sintesi farebbe un passo indietro? “Considero un onore essere candidata a sindaco di Palermo e sono grata ai dirigenti del mio partito e alla presidente Meloni per aver chiesto la mia disponibilità, che ho dato con grande entusiasmo – dice -. La mia candidatura è nell’esclusiva disponibilità del partito, sono al servizio della mia città. Se ci sono le condizioni per andare avanti, come oggi mi pare ci siano, ovviamente vado avanti. Se il centrodestra tutto unito assumerà altre decisioni, a Palermo, come a Messina e anche sul versante regionale, decidendo di fare un ragionamento complessivo, noi di Fratelli d’Italia faremo le nostre valutazioni”. Insomma un passo indietro sarebbe possibile solo in nome dell'”unità della coalizione”, un “centrodestra compatto” alle elezioni che è “quello che io auspico”.
Pd, M5s e una parte della sinistra si sono compattati nei giorni scorsi sulla candidatura di Franco Miceli, presidente del Consiglio nazionale dell’ordine degli architetti. “Io vedo un centrodestra molto forte a Palermo in tutte le sue componenti – analizza Carolina Varchi -, non credo che la candidatura dell’architetto Miceli con il gruppo di Sinistra ecologista, che non fa altro che mettere paletti rispetto a presunti allargamenti, sia una candidatura che debba spaventare il centrodestra”.
Senza contare il fatto che anche all’interno del centrosinistra restano i distinguo, di Fabrizio Ferrandelli e di Davide Faraone, ancora in campo. “Due candidature a cui si aggiunge anche quella di Miceli. Insomma, un panorama eterogeneo che riguarda tanto il centrosinistra quanto il centrodestra, non vedo in questa fase grandi differenze”. E l’ipotesi di un modello Draghi alla Regione? “Quel modello è fallimentare a livello nazionale, quindi sicuramente non parteciperemmo a sue repliche sul territorio”, conclude Carolina Varchi. (Adnkronos)