Elezioni: ultima seduta all’Ars, tornano Udc e Megafono, nasce Arcipelago Sicilia

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Si è costituito in Assemblea regionale Siciliana il gruppo Arcipelago Sicilia – Movimento dei Territori, che sostiene la candidatura di Fabrizio Micari, in corsa per il centrosinistra, alla presidenza della Regione. Promotore del gruppo è il vice presidente vicario dell’Ars che sarà candidato nella lista, animata dal sindaco di Palermo Leoluca Orlando, che, pur restando socialista, sarà candidato nel collegio provinciale di Caltanissetta. Oltre a Venturino hanno deciso di aderire anche Concetta Raia e Antonella Milazzo del partito democratico, Giancluca Micciché, dei Centristi di D’Alia, e Nicola D’Agostino di Sicilia Futura.

Nei giorni scorsi è riemerso all’Ars anche il gruppo Udc alla presenza del segretario nazionale Lorenzo Cesa. Del nuovo gruppo faranno parte molti ex “Centristi”, eletti prima con l’Udc che poi hanno deciso di seguire Gianpiero D’Alia. L’Udc di Cesa sosterrà il candidato del centrodestra Nello Musumeci. Del gruppo fanno parte Mimmo Turano, Gaetano Cani, Vincenzo Figuccia, Pietro Alongi e molto probabilmente Totò Lentini (che è già candidato con Forza Italia) e Margherita La Rocca Ruvolo, convinta da Cesa.

Rinasce anche il Megafono al quale aderirà il deputato catanese Gianfranco Vullo assieme a Rosario Crocetta. Tra gli altri nomi c’è quello di  Filippo Panarello e l’assessore alla Funzione pubblica Luisa Lantieri che sarà candidata tra le fila del Pd con non pochi mal di pancia da parte di tanti. E’ probabile l’adesione anche del ragusano Nello Dipasquale.

In tempi difficili, la nascita dei gruppi permette ai partiti di evitare la raccolta delle firme. Non si possono definire veri e propri cambi di casacca ma soluzioni “tecniche” proprie per ovviare alla questione delle firme che coi tempi che corrono sarebbero molto a rischio. In questo modo, né l’Udc né Arcipelago Sicilia, né Il Megafono saranno costretti a far sottoscrivere le liste ai cittadini sostenitori. Nel pomeriggio sarà data comunicazione ufficiale dal presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone nel corso dell’ultima seduta a Sala d’Ercole.