E’ già emergenza incendi in Sicilia. Le prime giornate di caldo hanno auto come conseguenza il diffondersi di roghi in varie parti dell’Isola. Soltanto nella giornata di ieri sono state oltre 300 ieri le chiamate ai vigili del fuoco per incendi boschivi, che hanno interessato anche strutture abitative.
L’emergenza ha interessato in particolare le province di Messina, Catania, Siracusa, Ragusa e Agrigento. Momenti drammatici soprattutto nel Ragusano dove ieri sono stati impiegati due Canadair e un elicottero, e sono state evacuate ottocento persone del Club Med. Soltanto in nottata è stato spento l’ultimo focolaio e si è tornati alla normalità, spiegano dalla centrale operativa dei vigili del fuoco.
Nel comune di Scicli le fiamme nel canneto di contrada Pisciotto hanno determinato disagi per i residenti e per chi transitava in quel territorio a causa del denso fumo, per questo è stato necessario chiudere alcune strade (nella foto un’immagine dell’incendio).
I vigili del fuoco del comando di Catania, sono stati impegnati in circa 50 interventi di soccorso a fronte di centinaia di chiamate ricevute dal numero del 112. Le maggiori criticità a Librino e nei paesi etnei, Gravina, Belpasso, Biancavilla, con fiamme e notevoli quantità di fumo che, in qualche caso, hanno minacciato direttamente le abitazioni. La squadra del distaccamento di Acireale è intervenuta per un incendio di vegetazione e sterpaglie che minacciava diverse abitazioni a San Giovanni Galermo.
L’intervento tempestivo ha scongiurato che le fiamme coinvolgessero le palazzine più prossime ai focolai che, a causa della presenza di rifiuti e plastica, hanno sviluppato un’intensa colonna di fumo scuro.
Spento un rogo di vegetazione e sterpaglie che minacciava direttamente l’istituto scolastico comprensivo “Federico di Svevia”, a Mascalucia.