Due persone di 28 e 38 anni sono state arrestate dai carabinieri di Catania con l’accusa di estorsione aggravata dal metodo mafioso, avendo minacciato un imprenditore edile che aveva eseguito dei lavori in casa di uno dei due arrestati.
L’imprenditore non aveva ricevuto alcun acconto per i lavori svolti ed avendone sollecitato il pagamento era stato pesantemente minacciato ed invitato a non ripetere le richieste, altrimenti i due gli avrebbero “spaccato la faccia”; nel caso avesse denunciato l’accaduto ai militari, altre persone lo avrebbero massacrato e i locali dell’attività sarebbero stati bruciati.
Uno dei due fermati, in particolare, è ritenuto esponente di spicco del clan “Toscano-Tomasello-Mazzaglia”, attivo nel comune di Biancavilla e considerato articolazione della famiglia catanese “Santapaola-Ercolano”. Le indagini, caratterizzate anche da attività di riprese video, hanno permesso di ricostruire minuziosamente gli illeciti compiuti dagli indagati. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria gli arrestati sono stati condotti nella casa circondariale di Catania Bicocca.