Faraone: “Se devono star lì all’Ars senza far nulla, meglio chiudere la legislatura”

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“Il mio pronostico da facilissimo profeta è che non si farà nulla, se non l’approvazione del bilancio che è l’unica legge che se non approvata, fa andare a casa l’Assemblea regionale siciliana”. Lo ha detto il senatore Davide Faraone, segretario regionale del Pd, rispondendo ai cronisti a proposito della finanziaria regionale segnata da una serie di emendamenti presentati dagli stessi assessori con quasi 100 milioni di euro di spesa.

“Sono stati presentati quasi 500 disegni di legge in questa legislatura, in un anno, e ne è stato approvato soltanto uno, la legge di bilancio dello scorso anno – ha aggiunto Faraone, presente al gazebo in via Magliocco a Palermo, per protestare contro il governo nazionale – . Se devono stare altri 4 anni così, senza fare nulla, meglio che si chiuda questa legislatura, se devono stare lì devono fare qualcosa, siamo in emergenza. Abbiamo un governo nazionale che sta praticando politiche nordiste, le due azioni che stanno mettendo in campo sul Veneto e sulla Lombardia, sulla loro autonomia, sul fatto che potranno trattenersi le tasse, sono elementi di allarme per una regione che non può permettersi di stare ferma, mentre altri corrono sulla secessione di fatto, in Sicilia dormiamo e l’Assemblea regionale è diventata lo spot dell’antipolitica, per quelli che dicono che il parlamento non serve a nulla, che la politica non serve a nulla. Crediamo – ha continuato Faraone – che questa legislatura se deve continuare è per fare qualcosa altrimenti meglio andare casa”.

Il Pd manifesta contro il governo gialloverde di Lega e M5S

“Manifestiamo contro un governo che si è dimostrato oltre che razzista e intollerante nei confronti dei meridionali, e la Lega nonostante chieda i voti continua a fare politiche del Nord e anche se non ci chiamano più terroni, di fatto ci considera tali. Le stesse politiche del Movimento 5 stelle sono di assistenzialismo che fanno passare il principio che qui c’è gente che cerca solo la paghetta, sono politiche che ci fanno male”, ha detto Davide Faraone, segretario regionale del Pd, incontrando i giornalisti in via Magliocco, a Palermo, dove oggi i dem sono presenti con un gazebo per partecipare alla mobilitazione nazionale contro la manovra del governo giallo-verde.

“Hanno fatto una manovra economica, dopo tante promesse in campagna elettorale in cui avevano detto che sarebbe stata abolita la Fornero – ha aggiunto Faraone – che avrebbero dato prebende a destra e a manca, che avrebbero tagliato gli sprechi, ma si tratta di una manovra vergognosa da tutti i punti di vista, che premia gli evasori, penalizza i pensionati da 1.200 euro al mese facendoli passare per ricchi mentre non lo sono”.

“Oggi la notizia è che dopo aver detto che tagliavano i fondi all’editoria Di Maio paga Radio Padania, la radio che ha reso famoso Salvini perché da quelle frequenze insultava i meridionali ‘terroni’. Un governo che sta dimostrando la sua debolezza, la sua incoerenza e che lentamente finirà la sua spinta produttiva”, ha proseguito Faraone.

Nei nove capoluoghi siciliani i democratici si ritrovano a Palermo in via Magliocco, a Catania in piazza Stesicoro, a Messina in piazza Cairoli, a Trapani in piazza Saturno, a Caltanissetta in piazza Falcone, a Siracusa in largo XXV Luglio, a Ragusa al Mercato, a Enna in piazza Vittorio Emanuele e ad Enna (bassa) in piazza Antonello da Messina. I banchetti e i gazebo sono presenti in altre 100 piazze siciliane.

“Iniziamo con le nostre manifestazioni in piazza, siamo stati in piazza Pretoria con il sindaco Orlando a protestare contro il decreto Salvini, siamo stati a Bagheria quando i grillini hanno promosso la sanatoria dell’albergo che hanno acquistato per fare affari, saremo domani a Troina a sostegno del sindaco Fabio Venezia minacciato dalla mafia, saremo sempre più un partito di strada che starà nelle piazze e incontrerà i cittadini”.