Fondazione Res, disoccupazione al 22% in Sicilia: un giovane su dieci ha un impiego

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Resta ancora la mancanza di lavoro la principale piaga dell’economia siciliana, dove nei primi tre mesi dell’anno il tasso di disoccupazione risulta pari al 22% e solo un giovane su dieci ha un lavoro (la media europea e’ uno su tre, quella nazionale uno su sei).

E’ quanto emerge dal rapporto II/2017 “Congiuntura Res – Analisi e previsioni”, realizzato dalla Fondazione RES e presentato oggi a Palermo. Secondo l’analisi, le stime relative al periodo 2017-18 indicano, pero’, un progressivo miglioramento del mercato del lavoro, con il tasso di disoccupazione che potrebbe scendere al 20,9% a fine 2017 e poi al 20,6% nel 2018, in concomitanza con il superamento della crisi e con l’avvio della domanda e dell’attivita’ di investimento.

“Nei primi quattro mesi del 2017 – si legge nel rapporto – le assunzioni sono cresciute in complesso di circa 4.600 unita’ (+4,4%), per effetto dei sensibili incrementi dei contratti a termine (+11,1%) e stagionali (+12,8%)”, sebbene “Il calo delle nuove assunzioni a tempo indeterminato e’ stato quasi doppio in Sicilia (-7,7%) rispetto alla media nazionale (-4,4%) e risente probabilmente del progressivo venir meno dei meccanismi di decontribuzione che avevano favorito le assunzioni nel biennio precedente”.

I disoccupati nell’Isola sono saliti oggi a 383 mila (media 2016), (erano 221 mila nel 2007), e appaiono in progressivo aumento, soprattutto nella componente degli ex-occupati e in quella delle persone senza precedenti esperienze lavorative.

Rispetto a dieci anni fa, il tasso di occupazione e’ sceso in Sicilia dal 44,6 del 2007 al 40,1% del 2016, con un minimo al 39% nel 2014, a fronte del 57% della media nazionale e del 67% della media dell’area euro, con un diverso contributo della componente giovanile nel tempo. Quest’ultima, infatti, è scesa dal 15,7% di inizio periodo al 10,9% del 2016, manifestando una modestissima capacita’ di recupero all’avvio della ripresa e segnalando, implicitamente, il più rapido aumento della quota di occupati oltre i 24 anni di età. Nella media europea un giovane su tre e’ occupato, in Italia uno su sei, in Sicilia solo uno su dieci”.

Aldilà delle statistiche ufficiali, pero’,”In Sicilia i consumi – dice Adam Asmundo, responsabile dell’Osservatorio congiunturale della Fondazione Res e autore del rapporto – superano del 40% il reddito dichiarato, secondo l’agenzia delle Entrate. Cosa che ci dice che c’e’ un economia informale, che crea reddito ricchezza e risparmi”