“Il garantismo del posto di lavoro”: bufera sui grillini eletti all’Ars e sui collaboratori

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Scoppia la grana nello staff dei collaboratori assunti dai parlamentari regionali del Movimento 5 Stelle. Fra di loro, ci sono anche due ex deputati d’eccezione, Claudia La Rocca e Giorgio Ciaccio, indagati e sotto processo per il caso firme false e da oggi assistenti parlamentari rispettivamente degli onorevoli “cittadini” Salvatore Siragusa e Giancarlo Cancelleri che fa parte, neanche a dirlo, del comitato garanti per le espulsioni del Movimento 5 Stelle.

Eppure in questa storia, che ha fatto infuriare numerosi attivisti del palermitano, e non solo, il garantismo fa rima esclusivamente con posto di lavoro, in questo caso, assicurato a due fedelissimi del Movimento 5 Stelle siciliano finiti nell’occhio del ciclone per il caso delle firme ricopiate.

La storia, poi facilmente scontata e a tratti prevedibile, è venuta fuori grazie alla denuncia del giornalista Massimo Di Martino, ideatore di Cinematocosa, anche lui attivista del M5S che, su sua stessa ammissione, avrebbe più volte chiesto l’elenco dei nomi assunti dal gruppo parlamentare pentastellato. Senza mai ricevere risposta. Tanto per rinfrescare la memoria, il gruppo del M5S nella passata legislatura è stato quello che è costato di più per “collaborazioni e staff”, superando la spesa di oltre 500 mila euro l’anno.

E se certamente non si possa dire che Ciaccio e La Rocca non abbiano i requisiti curriculari per ricoprire il ruolo di assistente parlamentare, lascia riflettere il fatto che a violare palesemente lo statuto del Movimento 5 Stelle siano proprio coloro che dovrebbero legittimarlo più con i fatti che con le parole.

Dure, durissime le parole del giornalista attivista Massimo Di Martino, che guida la protesta degli attivisti: “Da più di un mese – dichiara al Giornale di Sicilia – chiedo a tutti i parlamentari grillini chi sono gli assunti al gruppo, ma non ho avuto neanche uno straccio di risposta.  Lo statuto del M5s – prosegue Di Martino – vieta di affidare incarichi a persone rinviate a giudizio e a soggetti che ledono l’immagine del Movimento. Ho già preso contatti con Luigi Di Maio per la revoca dei contratti che violano il codice etico e ho chiesto le dimissioni di Cancelleri come uno dei tre garanti del Movimento”.

E lunedì se ne parlerà in un’assise più ampia, una riunione convocata a Palermo nella sede di Cinematocasa a cui parteciperà una folta rappresentanza di attivisti, con il rischio concreto e forse inevitabile di una nuova spaccatura all’interno dei meetup siciliani.