Oggi, come ogni 6 marzo, si celebra la “Giornata europea dei Giusti” proclamata nel 2012 dal Parlamento Ue per commemorare coloro che si sono opposti con responsabilità individuale ai crimini contro l’umanità e ai totalitarismi e celebrata nel giorno dell’anniversario della morte di Moshe Bejski (1921-2007, magistrato israeliano, sopravvissuto alla Shoah, Presidente della Commissione dei Giusti tra Nazioni dello Yad Vashem di Gerusalemme).
La Comunità Ebraica di Roma partecipa alla Giornata con il patrocinio alle iniziative che si svolgeranno a Palermo, oggi e domani, in memoria di Giuseppe Caronia e, in particolare all’apposizione della targa a lui dedicata che si svolgerà oggi, dalle ore 10, presso il Giardino dei Giusti a Palermo alla presenza delle istituzioni e dei rappresentanti dell’Istituto Siciliano di Studi Ebraici e della Comunità Ebraica di Roma.
Giuseppe Caronia, docente in pediatria all’Università di Roma, a causa della sua attività antifascista, fu allontanato dalla Capitale e obbligato ad occuparsi delle malattie infettive dell’infanzia a Napoli. Ritornato a Roma, sempre alla Clinica delle malattie infettive, all’Umberto I, poté, grazie al suo ruolo, nascondere nella clinica molte persone, ebrei ed antifascisti. Tra questi vi era la famiglia di Elvira e Daniele Sonnino con i figli Eugenio e Giacomo.
Nel 2014 l’Archivio Storico della Comunità Ebraica di Roma ha intervistato Eugenio e Giacomo realizzando il volume “La punizione che diventò salvezza. Il salvataggio della famiglia Sonnino durante la Shoah ad opera del Prof. Giuseppe Caronia”, a cura di S. H. Antonucci e M. Ferrara, a cui è allegato il dvd “Non dovevamo essere qui”.