Giunta Orlando nel caos, l’esperienza politica del sindaco, fondatore della “Rete” negli anni’80 sembra arrivata al capolinea. La maggioranza di Palazzo delle Aquile è in pieno disfacimento, liquefatta dalle sue stesse contraddizioni e dal conflitto con il partito di Matteo Renzi.
I primi a scendere da un treno diretto verso lo schianto sono gli uomini di Italia Viva. I renziani di Sicilia sono da tempo in rotta con Orlando e, anche in Regione si trovano a disagio nel rapporto con gli alleati della sinistra anti-Musumeci.
Le recenti bocciature che Sala delle Lapidi ha riservato alle proposte del sindaco, ultima in termini di tempo, il Piano triennale delle Opere pubbliche, ha fatto detonare la maggioranza di centrosinistra. Oggi il re è nudo, i due assessori renziani, Toni Costumati e Leopoldo Piampiano hanno rassegnato le dimissioni.
Ieri il sindaco aveva lanciato un appello “a essere coerenti agli assessori di Italia Viva Piampiano e Costumati che fanno entrambi riferimento a un gruppo politico che ha contribuito alle ultime bocciature di alcuni documenti in Consiglio”.
“Se coglieranno la sensibilità politica si dimetteranno, ma se riterranno di restare in presenza di una contraddizione che porta il consiglio comunale a essere un ‘Vietnam’ sarò costretto a rimuoverli, ritirerò le deleghe”, aveva detto Orlando. Da qui la decisione di Costumati e Piampiano.
La reazione di Orlando, aggrappato ormai soltanto ai suoi pasdaran, non si è fatta attendere: “A seguito del comportamento, delle dichiarazioni e delle proposte formulate dal gruppo consiliare Italia Viva, ho preso atto del documento di nove assessori in piena condivisione sulle mie stesse posizioni. Ho chiesto di conoscere le determinazioni degli altri due assessori. Toni Costumati mi ha presentato una motivata lettera di dimissioni nella quale manifesta le ragioni di disappunto per quanto si è creato anche in riferimento alla sua esperienza culturale e politica. Dimissioni che accetto procedendo alla nomina di un nuovo assessore”. Stesso discorso per Leopoldo Piampiano che, afferma Orlando, “mi ha confermato, senza alcuna ulteriore considerazione, di riconoscersi pienamente nella posizione di IV. Procederò pertanto alla nomina di un nuovo assessore”.