Giustizia: Patronaggio nominato dal Csm procuratore generale a Cagliari

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Il plenum del Csm, a larga maggioranza, ha nominato Luigi Patronaggio, attuale procuratore capo di Agrigento, procuratore generale di Cagliari. Patronaggio è il pm che ha messo sotto accusa Matteo Salvini, contestandogli il sequestro di persona e l’omissione di atti d’ufficio per aver impedito in due distinte occasioni lo sbarco dei migranti a bordo della Nave Diciotti e della nave di Open Arms, nell’ambito di due processi poi trasferiti al Tribunale dei ministri di Palermo, di cui uno è ancora aperto.

Patronaggio ha ottenuto 19 voti, contro i 2 andati a Lucia Musti, sostituto procuratore generale a Bologna.

In magistratura dal 1985, Luigi Patronaggio è stato giudice a Trapani, poi pm a Termini Imerese e, in seguito, a Palermo, dove dal 1992 al 1997 ha fatto parte della Direzione distrettuale antimafia. Nel 1999 ha poi rivestito l’incarico di presidente di sezione al tribunale di Agrigento, per passare in seguito, nel 2008, alla guida della procura di Mistretta. Tra il 2012 e il 2016 è stato inoltre sostituto pg a Palermo, mentre nell’ottobre 2016 è stato nominato procuratore capo ad Agrigento.

A Palermo Luigi Patronaggio ha partecipato anche alle indagini sull’omicidio di Padre Giuseppe Puglisi, richiedendo e ottenendo ordini di custodia cautelare nei confronti dei mandanti e degli esecutori materiali dell’omicidio successivamente condannati con sentenza definitiva. E ha contribuito alla cattura dei più pericolosi latitanti, fra cui Salvatore Riina, Salvatore Biondino , Leoluca Bagarella, Giuseppe e Filippo Graviano, Salvatore Grigoli e Gaspare Spatuzza.

Da sostituto Pg a Palermo, ha sostenuto l’accusa nei processi d’appello all’ex presidente della Regione Sicilia Salvatore Cuffaro e all’ex senatore Marcello Dell’Utri. Ed è stato pm anche nel processo di secondo grado per il sequestro e l’omicidio del giornalista Mauro De Mauro, e in quello a carico del Prefetto Mario Mori e del colonnello Mauro Obinu. Da procuratore di Agrigento, dove è riuscito ad abbattere il pesante arretrato che aveva trovato al suo arrivo, Luigi Patronaggio si è occupato anche del procedimento per la convalida dell’arresto di Carola Rackete, comandante della Sea Watch, che dopo avere soccorso dei migranti aveva forzato il blocco che le era stato imposto da una motovedetta della Guardia di Finanza.