“Questo protocollo non è un commissariamento ma è una presa di responsabilità da parte del Ministero e non solo della Regione. Il governo mette a disposizione tutti gli strumenti tecnici e il mancato raggiungimento dell’obiettivo sarebbe una responsabilità condivisa”. Lo ha detto il ministro per il Sud Barbara Lezzi, a Palermo, spiegando il protocollo per la cooperazione rafforzata a supporto del Po Fesr 2014-2020 siglato con la Regione siciliana.
Obiettivo è quello di permettere la rendicontazione e certificazione di 758 milioni di euro di fondi Ue entro il 31 dicembre 2018. “Il problema della spesa dei fondi Ue non riguarda solo la Sicilia ma un po’ tutte le regioni del Sud – ha aggiunto Barbara Lezzi -. Ho registrato criticità nelle procedure e negligenze da parte delle Regioni ma quello che mi interessa adesso è individuare e andare oltre anche perché ci apprestiamo a ridiscutere tutta la programmazione post 2020”.
“Ho notato che da parte della Regione Siciliana c’è lungimiranza, intenzione di risoluzione dei problemi. Già su input del presidente Musumeci si sta ragionando su come rendere più efficiente la programmazione post 2020”, ha sottolineato il ministro per il Sud, Barbara Lezzi, in conferenza stampa a Palazzo d’Orleans, dopo avere sottoscritto, con il governatore Nello Musumeci un protocollo di cooperazione rafforzata tra il Ministero e la Regione siciliana a supporto del Fondo europeo di sviluppo regionale. “In questa fase – aggiunge – ci ritroviamo con un’urgenza da assolvere: entro quest’anno abbiamo 758 milioni da rendicontare per non perderli”.
“La disponibilità del presidente Musumeci – ha aggiunto Barbara Lezzi – mi dà una marcia in più per avviare questa forma di cooperazione anche con altre regioni del Mezzogiorno, con le quali si dovrà fare rete per fare, a mio avviso, una programmazione univoca, che porti il Sud a utilizzare questi fondi per accorciare finalmente il divario con il Nord”.
“C’è il tentativo da parte dell’Europa di ridimensionare il budget e noi dobbiamo vigilare e stare attenti. Il ministro in testa, e al suo fianco i presidenti delle Regioni del Mezzogiorno, al di là delle appartenenze politiche rappresentano gli interessi delle comunità”, ha detto il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci. “Se arranchiamo, in un contesto europeo – ha aggiunto Nello Musumeci – non è perché è mancato il denaro ma perché non c’è stata una regia. Se polverizziamo la spesa, invece di indirizzare gli interventi sulle imprese, infrastrutture, tutela ambiente, tecnologia non si raggiungerà mai un risultato soddisfacente”.
“In questa fase di ascolto, ci apprestiamo a discutere la programmazione post 2020. La Commissione Europea sta definendo i nuovi coefficienti che potrebbero penalizzare le nostre regioni. Per cui, sto chiedendo anche su questo aspetto al presidente Musumeci la massima cooperazione perché, così, noi possiamo andare con un indice di affidabilità superiore che ci consentirà una contrattazione con la Commissione sicuramente più agevole. La mia agenda di incontri con i presidenti delle regioni del Sud comincia proprio qui, dalla Sicilia. Questa regione ha dato moltissimo al Movimento 5 Stelle, che rappresento al Governo”, ha affermato Barbara Lezzi.
Il ministro per il Sud Lezzi a fianco di Coldiretti
“Un po’ di superficialità, un po’ di dimenticanza rispetto alle tante emergenze che hanno colpito l’agricoltura del Sud c’è stata. C’è la necessità di fare politiche omogenee per il Nord e per il Sud osservando un principio: quello di accorciare il divario”. Lo ha detto il ministro per il Sud, Barbara Lezzi, aderendo alle ragioni della manifestazione indetta dalla Coldiretti in piazza Indipendenza, a Palermo, proprio davanti alla sede della presidenza della Regione siciliana dove il ministro, poco prima, ha incontrato il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, per sottoscrivere un protocollo di cooperazione rafforzata tra il ministero e la Sicilia a supporto del Fondo europeo di sviluppo regionale. Nel primo pomeriggio, una delegazione degli agricoltori ricevuta dal governatore siciliano. (in collaborazione con Italpress)