Il presidente Musumeci ultimo nel sondaggio Governance Poll Il Sole 24 Ore

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Ultimo posto per il governatore siciliano Nello Musumeci nella nuova edizione del Governance Poll realizzato da Noto Sondaggi, per Il Sole 24 Ore e pubblicato sul quotidiano. Sul podio tre governatori della: in testa c’è il governatore del Veneto Luca Zaia, ormai un habituè del primo posto nel Governance Poll, che riceve il 62% dei consensi con un incremento di quasi 12 punti rispetto al risultato delle regionali del 2015.

Sono 11 i punti che separano Luca Zaia dal presidente del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, con il 51,1%. Terzo classificato è Attilio Fontana della Lombardia. Il centrodestra occupa anche il quarto e quinto posto in graduatoria con i due neoeletti in Abruzzo, Marco Marsilio, e Sardegna, Antonio Solinas.

Il primo presidente targato Pd è l’emiliano Stefano Bonaccini (in sesta posizione), che consolida il 44,2%, anche se diminuisce di 4,8 dal giorno delle elezioni. Sono solo tre i presidenti che aumentano il loro consenso rispetto al giorno delle elezioni (Zaia, Toti e Zingaretti), per due la situazione è identica, mentre per i rimanenti 11 si registra un decremento.

Il neosegretario del Pd, favorito anche dall’effetto-popolarità delle primarie, raccoglie in particolare il 38,8%, quasi tre punti in più dello scorso Governance Poll e quasi sei oltre il 32,9% che gli aveva garantito la rielezione come governatore del Lazio lo scorso anno.

Il sondaggio misura e mette a confronto l’attuale livello di gradimento di 16 presidenti di regione (4 gli esclusi: Piemonte perché va al voto il 26 maggio; Basilicata perché il governatore è stato appena eletto; Valle D’Aosta e Trentino perché in queste due ultime regioni non è prevista l’elezione diretta del presidente).

Per ogni Regione sono stati interpellati mille elettori. L’indice di gradimento ottenuto è stato, poi, posto a confronto con il livello di gradimento del giorno di elezione in modo da proporre per ciascun governatore l’indicazione di tendenza in aumento o in diminuzione. Tra gli altri, in settima posizione il governatore della Toscana Enrico Rossi (-5,4%), al decimo posto Michele Emiliano alla guida della Regione Puglia (-8,9%), undicesimo Mario Oliverio della Calabria (-23,3), mentre al tredicesimo posto il governatore della Campania Vincenzo De Luca (-5,4%).

“Il nostro sondaggio – sottolinea Antonio Noto, direttore di Ipr Marketing e Noto Sondaggi – da’ un’indicazione forte: si conferma lo scenario politico già registrato non solo nelle rilevazioni degli ultimi mesi, ma anche nelle ultime cinque elezioni regionali, dove ha vinto il candidato del centrodestra, strappando la regione al centrosinistra. Nel nostro sondaggio, i primi cinque presidenti sono tutti di centrodestra. E non si tratta solo di neoeletti, come Fedriga. C’è anche Zaia”.

“Musumeci all’ultimo posto della classifica di gradimento dei presidenti di Regione? E dov’è la notizia? Ci meraviglia, semmai, che qualcuno possa meravigliarsi, basta guardare a quello che ha fatto, o meglio a quello che non ha fatto, per rendersi conto che questa sonora e nettissima bocciatura dei siciliani è ampiamente meritata e che gli elettori hanno solo preso atto dei risultati di questo governo del nulla”. Lo affermano i deputati del M5s all’Assemblea regionale siciliana commentando il sondaggio del Il Sole 24 Ore che relega Musumeci all’ultimo posto nelle preferenze degli elettori tra i presidenti di regione.

“La stragrande maggioranza dei siciliani – dice il capogruppo, Francesco Cappello – boccia Musumeci e, del resto, come si farebbe a dargli torto? In un anno e mezzo di legislatura non è riuscito a cavare un solo ragno dal buco. Delle riforme che aveva annunciato in campagna elettorale non c’è nemmeno l’ombra, e basta guardarsi intorno per rendersene conto. Penso, ad esempio, ai rifiuti, alla viabilità disastrata, alla sanità allo sbando. L’unica cosa – continua Cappello – per cui questo governo e la maggioranza che lo sostiene sono riusciti a mettersi in evidenza è l’alto numero di indagati, per i quali Musumeci non ha nemmeno proferito parola. A lui chiediamo se è normale che a capo della commissione Bilancio resti, specie nella delicata fase di approvazione del collegato alla Finanziaria, Savona, che e’ indagato per truffa. E prima che a noi deve dirlo ai siciliani”.

“Il sondaggio amareggia ma non mi sorprende. E’ il frutto di alcune mie scelte, in un certo senso. Sono stato io a decidere sin dalla mia elezione di lavorare in silenzio e investire denaro pubblico senza clamore”. Lo ha detto il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci. “Sono stato io – ha aggiunto – a voler rinunciare alla ribalta della politica nazionale per dedicarmi a tempo pieno alla mia Regione. Ma i siciliani si erano abituati alle promesse annunciate, ai salotti televisivi della domenica, a governatori dalle facili interviste di ogni giorno. E quindi questo nuovo stile istituzionale e sobrio è apparso fuori moda. C’è qualcosa da correggere nella nostra comunicazione? Forse sì, per questo motivo i sondaggi meritano rispetto, anche quando non piacciono”.