In migliaia sotto l’Albero Falcone per ricordare la strage di Capaci

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strage di capaci

Nel 25esimo anniversario della strage di Capaci il momento più toccante  arriva alle 17.58, l’ora dell’esplosione. Migliaia di persone a Palermo, in via Notarbartolo davanti all’abitazione di Giovanni Falcone ascoltano il presidente del Senato, Pietro Grasso, leggere i nomi delle vittime delle stragi di Capaci e via D’Amelio. Il trombettiere della polizia di Stato suona il Silenzio e la folla si zittisce per un minuto.

Un lungo applauso liberatorio e centinaia di palloncini che salgono in cielo. Si conclude così la giornata dedicata al ricordo di Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo e degli uomini della scorta. Come ogni anno, il presidente del Senato, Pietro Grasso ha letto i nomi della scorta di Capaci e via d’Amelio: Antonio Montanaro, Rocco Dicillo, Vito Schifano, Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Vincenzo Li Muli, Emanuela Loi e Claudio Traina. E poi di Giovanni Falcone e Francesca Morvillo.

Sotto l’albero si erano riuniti i due cortei degli studenti: il primo partito dall’aula bunker dell’Ucciardone. Un altro  partito da via d’Amelio.  Ad aprire il corteo principale lo striscione simbolo dell’iniziativa “Palermo chiama Italia … la scuola risponde 23 maggio”, promossa dal Miur e dalla Fondazione Falcone, guidato dal rettore dell’Università del Capoluogo, Fabrizio Micari. Sul palco si sono alternati Ermal Meta, Aida Satta Flores e Giuliano Sangiorgi dei Negramaro che ha voluto ricordare Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e i ragazzi della scorta morti nella strage di Capaci con la canzone “Lo sai da qui”, intonata davanti all’Albero Falcone. “E’ una grande emozione essere qui oggi – ha detto Sangiorgi – Voglio onorare la memoria di Falcone e delle vittime di Capaci e via D’Amelio con questa canzone dedicata a mio padre”.