Insulti a Mattarella, indagine anche su di un post su Facebook dal padre di Di Battista (nella foto). La Procura Di Roma ha aperto un fascicolo d’indagine, che al momento è “contro ignoti” e in cui si ipotizza un reato di offesa al Presidente della Repubblica, in relazione ad un post su Facebook pubblicato una settimana fa a firma Vittorio Di Battista, padre dell’esponente degli M5S, Alessandro.
E’ quanto si apprenda da fonti di piazzale Clodio. Il procedimento – di cui scrive oggi il Corriere della Sera, secondo cui il padre di Di Battista è stato iscritto nel registro degli indagati – è coordinato dal procuratore aggiunto Francesco Caporale e dal sostituto Eugenio Albamonte.
Gli accertamenti, finalizzati ad identificare l’effettivo autore del post, che verrà poi formalmente indagato, sono stati affidati ai carabinieri del Reparto investigativo Di Roma Di via In Selci.
Nel fascicolo Di indagine i pm di piazzale Clodio procedono per il reato di “offesa alla libertà del Presidente della Repubblica” punito dall’articolo 277 del codice penale. Un reato che prevede condanne dai cinque ai quindici anni di carcere.
In base a quanto si apprende, inoltre, oltre a Vittorio Di Battista, ancora non formalmente indagato, sono al vaglio della magistratura capitolina altre posizioni che dovranno essere identificate dai carabinieri. Si tratta anche di soggetti che hanno commentato il post pubblicato a firma Di Battista, poi rimosso da Facebook.
Intanto il padre di Di Battista, Vittorio, cita “notizie giornalastristiche” che lo informano “dell’apertura di un fascicolo di indagine aperto sul mio conto, presumo per vilipendio”.
Il papà dell’esponente pentastellato Alessandro, assicura che “come tutti dicono, in questi casi, ho la massima fiducia nella Magistratura e la massima sfiducia nei confronti dei nostri ‘reggitori'”.
“Vi terrò al corrente ma sappiate che gli aranci non siciliani, mi causano bruciori di stomaco”, aggiunge, sempre sulla sua pagina Facebook in quella che appare una battuta legata all’iconografia che vuole proprio le arance il classico genere di conforto fatto pervenire ai reclusi.
Di Battista padre non si nega, comunque una notazione sullo stato Di salute del Paese: “IL DEBITO. Oggi, 29/05/2018, alle ore 06,55 il debito pubblico ammonta ad euro 2.313.254.329. Auguri”.