La chiesa di San Domenico accoglierà le spoglie di Sebastiano Tusa

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sebastiano tusa

La chiesa di San Domenico accoglierà le spoglie dell’assessore regionale ai Beni culturali Sebastiano Tusa, scomparso in una sciagura aerea in Etiopia nel marzo del 2019.

All’interno della basilica, la seconda per dimensioni del Capoluogo, sarà avviato un progetto per la realizzazione di alcuni lavori di restauro nella cappella del Santissimo Crocifisso, il luogo scelto per collocare l’urna di Tusa.

“Come annunciato dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci – spiega una nota di Palazzo Orleans – all’interno della chiesa di San Domenico sarà presto realizzato un monumento funerario in cui verranno accolte le spoglie dell’assessore Tusa. L’Ufficio speciale per la progettazione, costituito dal governatore, ha già predisposto il progetto”.

Su incarico della giunta regionale, gli esperti della struttura diretta da Leonardo Santoro hanno pianificato l’intervento che servirà a restituire l’antico splendore a una delle sezioni più suggestive della chiesa, dove si trova l’altare marmoreo sovrastato dal crocifisso ligneo realizzato da Giovanni Matinati nel 1509 e che contiene tre opere attribuite alla scuola di Antonello Gagini.

“La Basilica – ricorda il presidente Musumeci – già a partire dalla metà del XIX secolo fu scelta come luogo di sepoltura da importanti personalità della vita politica e sociale di Palermo e, proprio per questo, fu consacrata come ‘Pantheon degli uomini illustri di Sicilia’: il luogo più degno per custodire il ricordo del professore Tusa, innamorato della propria terra e impegnato fino all’ultimo a realizzare grandi progetti per renderla sempre migliore”. Il restauro interesserà strutture murarie della cappella, pavimentazione e una serie di opere scultoree di grande pregio aggredite dall’umidità.