Matteo Messina Denaro continua ad essere il leader riconosciuto di Cosa nostra. E’ quanto emerge dall’indagine antimafia del Ros dei carabinieri sfociata nell’operazione Xydi con il fermo nei confronti di 23 persone, accusate a vario titolo di associazione mafiosa.
Tra loro lo stesso superlatitante, che al momento rimane tale. Le cosche agrigentine, oltre a giovarsi di un’attuale e segretissima rete di comunicazione con il boss latitante, riconoscono unanimemente in Messina Denaro “l’unico a cui spetta l’ultima parola” in quel contesto territoriale sull’investitura ovvero la revoca di cariche di vertice all’interno dell’organizzazione. E’ sempre lui – “U siccu” – che autorizza e deve dare il benestare. Dalle indagine emerge infatti che Messina Denaro è a tutt’oggi in grado di assumere decisioni delicatissime per gli equilibri di potere in Cosa nostra, nonostante la sua scomparsa dai radar degli investigatori.