Associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione aggravata, incendio, trasferimento fraudolento di valori aggravato, autoriciclaggio, detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio e contrabbando di Tabacchi Lavorati Esteri con questa accusa la Polizia di Stato ha eseguito, su delega della Dda di Palermo che ha coordinato le indagini, una misura cautelare, a carico di 25 persone.
L’operazione “Maredolce 2”, condotta dalla squadra mobile, è scattata di buon mattino e ha fatto luce su una delle articolazioni territoriali chiave nell’economia di cosa nostra palermitana: il mandamento mafioso di Brancaccio e, in particolare, la famiglia di corso dei Mille.
Gli investigatori hanno radiografato l’economia di un clan mafioso già colpito, nel luglio del 2017, dall’operazione “Maredolce”. La droga, il business delle slot machine, il controllo di alcune case di riposo, le estorsioni sono soltanto alcuni degli interessi perseguiti dagli affiliati e documentati dalle indagini dei poliziotti. “Il sodalizio criminale esercitava un capillare e rigoroso controllo del territorio anche nei confronti della microcriminalità predatoria, assoggettata all’autorità mafiosa”, spiegano gli investigatori.
Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati all’organizzazione beni per un valore approssimativo di un milione di euro.